Il presidente dopo l’ennesimo flop sulla concessione del San Paolo: “Non vado in consiglio se so che mi manca il numero legale o che uno che mi crea la maggioranza quel giorno non verrà”

NAPOLI – Un De Laurentiis amareggiato parla del caso San Paolo a margine di un convegno alla Federico II. Nel mirino ancora il sindaco de Magistris, con una provocazione. “Non mi sembra che questa città  – afferma il presidente – sia dalla parte del Napoli. Tutto puoi dire, puoi anche essere contro De Laurentiis, ma non puoi essere contro il Napoli. Perché se tu sei contro il Napoli devi dire: ‘A me del Napoli non interessa, io sono interista’. Ma lo devi dire. Lo deve dire tutto il consiglio comunale”. Riferendosi ancora al primo cittadino, De Laurentiis aggiunge: “Non vado in consiglio se so che mi manca il numero legale o che uno che mi crea la maggioranza quel giorno non verrà. Che ci sei andato a fare? Io ho messo soldi di tasca mia ed ho un progetto preciso che prevede la ristrutturazione urgente dello stadio ed un successivo sviluppo della struttura.Voglio vedere fino a che punto istituzionalmente la città mi seguirà o non mi seguirà”.

De Laurentiis spiega che  non ci sono alternative al San Paolo. “Significa comunque giocare lì per tre anni per costruire una struttura altrove”. Alle critiche per gli investimenti ritenuti esigui (venti milioni per la concessione) il produttore risponde che “stiamo parlando solo della fase uno, perché nella fase due ci sono 47.000 metri quadrati di esercizi commerciali con settemila metri quadrati di educazione alla vita sana”. De Laurentiis ricorda anche la situazione del bilancio societario che, “dopo due anni senza Champions League perdo cento milioni e quindi per la prima volta chiudo in rosso a fine anno tra i 12 e i 15 milioni. Fortunatamente ho una solidità finanziaria che me lo permette”.

 

SETTORE GIOVANILE – Il patron del Napoli annuncia infine di essere in procinto di fare nuovi investimenti per il settore giovanile. “Ho già pronti dieci milioni di euro per i venti ettari che sto cercando tra Torre Annunziata, Pompei ed Ercolano per il settore giovanile. Penso a quei luoghi perché solo dicendo Pompei ed Ercolano ci conoscono già nel mondo. In – aggiunge – più sto progettando un investimento nel calcio femminile degli Usa, dove già il Manchester City ha dovuto sborsare cento milioni per comprare una licenza e fare una squadra a New York”.

 

 

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