Trasporto pubblico, prove generali della stretta anti scioperi: Delrio cancella quello di lunedì

Tirava aria di pugno duro contro il diritto costituzionale all’astensione, e il titolare dei trasporti passa dalle parole ai fatti: “Il provvedimento si è reso necessario ed urgente allo scopo di evitare un pregiudizio grave ed irreparabile al diritto di libera circolazione costituzionalmente garantito”. L’Usb: “Siamo ormai agli atti autoritari degni dei peggiori anni di questo paese”

Il governo, in testa proprio il ministro dei trasporti, preannunciava da giorni una stretta sugli scioperi: e arriva la prova generale. “Con propria ordinanza – annuncia una nota – il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio in attuazione dell’art. 8 della Legge 146/90 e successive modificazioni e degli Accordi in vigore, ha ordinato il differimento ad altra data degli scioperi nel settore del Trasporto pubblico locale indetti per lunedì 26 giugno 2017”. Si tratta dell’astensione di 4 ore proclamata nel personale dipendente delle Aziende del Trasporto Pubblico Locale da Usb, Faisa Confail e Sul Comparto Trasporti. “Il provvedimento si è reso necessario ed urgente – specifica il ministero – allo scopo di evitare un pregiudizio grave ed irreparabile al diritto di libera circolazione costituzionalmente garantito”. La reazione dell’Usb: “Siamo ormai agli atti autoritari degni dei peggiori anni di questo paese. Se si vieta un diritto costituzionale senza alcuna reale motivazione vuol dire che stiamo andando verso un qualche cosa che somiglia molto ad un regime”. “Il ministro sappia che – aggiunge il sindacato di base – non sta facendo gli interessi dei cittadini: sta tutelando soltanto aziende e privatizzazioni. I lavoratori, non solo quelli del trasporto pubblico locale, non saranno certo contenti di quest’ennesimo atto illegittimo e repressivo. In Italia lavoratrici e lavoratori hanno aperto gli occhi e sanno distinguere ormai chi sta operando contro il lavoro, contro la democrazia e contro la costituzione”.

 

 

USB CAMPANIA: “LUNEDI’ CONFERMATO IL SIT-IN” – “Non si illudano che gli autoferrotranvieri campani se ne stiano buoni e zitti: visto che l’esercizio dello sciopero ci è stato proibito, troveremo altre forme di lotta.
Il Partito Democratico, In linea con la filosofia e i diktat imposti dall’Unione Europea, dopo il Jobs Act e l’abolizione dell’articolo 18, ora vorrebbe limitare fortemente il diritto di sciopero che la Costituzione attribuisce al singolo lavoratore”. L’Usb Campania sostiene che “il provvedimento e le motivazioni adottate dal Ministro dei Trasporti Del Rio per precettare i lavoratori e differire lo sciopero del 26 giugno, proclamato da Usb ed altre organizzazioni di base, sono assolutamente inaccettabili e prive di qualsivoglia ragionevole oggettività, visto che – afferma il sindacato – la normativa sugli scioperi in Italia è quella tra le più restrittive rispetto al resto d’Europa”.
“Il Ministro piuttosto che cancellare il diritto di sciopero degli autoferrotranvieri, già fortemente limitatato dalla Legge 146/90 – aggiunge l’Usb -, dovrebbe intervenire ogni qualvolta che la scure dei tagli del Governo si abbatte sui fondi destinati al Trasporto Pubblico Locale bloccando il provvedimento che, sicuramente, possa recare un pregiudizio grave ed irreparabile al diritto di libera circolazione costituzionalmente garantito”. Il sindacato di base conferma la manifestazione già prevista in occasione della proclamazione dello sciopero: “Rinnoviamo l’appello ai lavoratori autoferrotranvieri, associazioni di utenti, comitati e a tutte le Organizzazioni Sindacali a partecipare lunedì 26 giugno alle ore 11.00 al sit in di protesta organizzato in piazza Plebiscito, sotto al Prefettura di Napoli, contro l’abolizione del Rd 148, l’attacco al diritto di sciopero, i tagli al trasporto pubblico locale e l’aumento delle tariffe”.

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