Giallo scritte anti de Magistris, reciproche accuse sindaco-Lettieri. Candidato Dema: “Aggredito”

Manifesti affissi stanotte. Il sindaco ritratto con un fotomontaggio in maglia interista: “Noi rispondiamo con i fatti”. Poi pubblica la foto di Lettieri che invita a non attaccare manifesti abusivi affiancata a quello di un uomo che affigge le scritte contro di lui. Il candidato di Forza Italia: “Lo querelo, è opera dei suoi”

 

Un giallo avvelena la campagna elettorale già senza esclusioni di colpi. Nella notte sui muri del centro di Napoli spuntano manifesti stile ultrà contro il sindaco de Magistris per la vicenda dello stadio, che vede il Comune impegnato in un braccio di ferro col Napoli. Manifesti non firmati da alcun gruppo, quindi non riconducibili probabilmente alla galassia delle curve del San Paolo. Ritraggono il sindaco in un fotomontaggio con la maglia interista, alludendo alla sua presunta passione per il club milanese. Molto duro l’attacco: “De Magistris bastardo nerazzurro – è scritto – da 5 anni ci prendi per il culo. Con te lo stadio non si rifà di sicuro”. Il sindaco replica così: “Noi rispondiamo con i fatti. L’inizio dei lavori di ristrutturazione dello stadio li finanzia il Comune grazie al risanamento dei conti”. De Magistris aggiunge che “in nessuna altra città d’Italia l’amministrazione comunale ha messo soldi per la riqualificazione degli stadi”. Quanto alle ricorrenti “accuse” di simpatizzare per l’Inter, il primo cittadino uscente dichiara: “La mia vita è talmente trasparente che ho anche ammesso di aver subito da bambino l’influenza di mio padre tifoso interista, ma da quando sono andato a scuola  – ripete – ho subito tifato Napoli, ho avuto per sei anni l’abbonamento in curva B e in questi cinque anni sono stato sempre vicino alla squadra nei momenti felici e in quelli difficili”.

LE DENUNCE DI TROCCHIA – Ma il mistero si infittisce quando sui social network arriva la denuncia di Ivan Trocchia, candidato alla II municipalità della lista Dema. Denuncia di aver sorpreso tre persone ad affiggere i manifesti a corso Garibaldi nel tratto vicino Piazza Carlo III, e di essere stato aggredito dal terzetto dopo avergli scattato una foto con lo smartphone. Gli aggressori lo avrebbero costretto a cancellare le immagini che lui però è riuscito a recuperare dal cestino del cellulare. Uno dei presunti attacchini-assalitori ha una maglietta con la freccia stilizzata, logo della campagna di Gianni Lettieri. E Trocchia accusa senza mezzi termini “la destra cittadina”.

Successivamente il candidato di Dema denunce ulteriori intimidazioni a danno di volontari del sindaco arancione. “Si stanno verificando nel corso delle ultime ore – afferma – episodi di intimidazione ai danni dei volontari che si occupano della campagna elettorale del sindaco Luigi de Magistris. A seguito della affissione dei manifesti con il fotomontaggio del sindaco, alcune persone sono state duramente affrontate e pesantemente minacciate, addirittura di essere sparate, nella zona dei Quartieri spagnoli mentre erano intenti a staccarli dalle mura dei palazzi e dagli altri luoghi dove erano stati attaccati. L’episodio in questione è stato denunciato alle autorità competenti.  Anche sui social network  – spiega Trocchia – si registrano varie segnalazioni di simili inquietanti avvenimenti, tra tutti evidenziamo quello che è stato denunciato sul seguente profilo”.

 

DE MAGISTRIS: “TECNICHE SQUADRISTE”.  E ACCOSTA LETTIERI AL MANIFESTO – Poco dopo il post-denuncia di Trocchia, arrivano altre parole da de Magistris via social network. “Noi abbiamo mani pulite, abbiamo cacciato la camorra dei colletti bianchi – afferma il sindaco – e la corruzione da Palazzo San Giacomo e lavoriamo per la gente senza potere. Altri come argomento hanno solo il dileggio e la diffamazione. Infangano la mia assoluta fede calcistica per il Napoli per costruire menzogne, per screditarmi”. “Danno del bastardo – aggiunge de Magistris – a chi sta restituendo dignità alla città. Dicono il falso sullo stadio perché solo grazie alla nostra delibera la prossima estate cominceranno i lavori per il San Paolo. Noi puliamo la città dai disonesti, loro la sporcano con violenza e odio. Solo tecniche squadriste”. De Magistris accompagna il post pubblicando tre foto in sequenza: quella della scritta contro di lui, quella dell’attacchino ripreso da Trocchia e quella di un vecchio post di Lettieri in cui il rivale lancia un appello anti manifesti abusivi. E’ chiara l’allusione al candidato di Forza Italia.

 

 

LETTIERI: “QUERELIAMO DE MAGISTRIS E CHI DIFFONDE MENZOGNE” – Non tarda nemmeno la reazione di Lettieri. “È singolare che  – afferma una nota del comitato Lettieri sindaco – un candidato del sindaco uscente scriva su facebook di essere stato aggredito fisicamente da persone che attaccavano manifesti abusivi e non denunci alle autorità questa aggressione. Nel frattempo, allora, provvediamo noi a querelare lui e chi, come lo stesso De Magistris, in queste ore, sui social network sta provando ad avvicinare il nostro staff a chi attacca manifesti abusivi. Si tratta della solita macchina del fango, questa volta  – aggiunge – alimentata in maniera goffa e vergognosa di cui risponderanno in tribunale tutti”.

Su Facebook, l’imprenditore scrive anche che “si tratta chiaramente di un’operazione della macchina del fango, alimentata – sostiene Lettieri – in larga parte da candidati nelle liste a sostegno del sindaco uscente e di loro fiancheggiatori antagonisti ed estremisti, male orchestrata e mal riuscita. Abbiamo già avuto modo di prendere le distanze da quanti, anche tra i nostri candidati, si macchiano della pratica del manifesto selvaggio e lo facciamo anche ora”.

 

Si stanno verificando nel corso delle ultime ore episodi di intimidazione ai danni dei volontari che si occupano della campagna elettorale del sindaco Luigi de Magistris.
A seguito della affissione dei manifesti con il fotomontaggio del sindaco, alcune persone sono state duramente affrontate e pesantemente minacciate, addirittura di essere sparate, nella zona dei Quartieri spagnoli mentre erano intenti a staccarli dalle mura dei palazzi e dagli altri luoghi dove erano stati attaccati.
L’episodio in questione è stato denunciato alle autorità competenti.
Anche sui social network si registrano varie segnalazioni di simili inquietanti avvenimenti, tra tutti evidenziamo quello che è stato denunciato sul seguente profilo.

 

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