Espulsi i 36 sospesi, caos M5S a Napoli: è l’ora dei veleni

Gli attivisti erano accusati di aver creato un gruppo segreto su Facebook per influenzare il metodo di scelta delle candidature alle amministrative

Invano avevano chiesto un incontro a Beppe Grillo, con una lettera al suo staff. Sono stati espulsi tutti e 36 gli attivisti sospesi dal M5S a Napoli. Una maxi epurazione che arriva dopo i dieci giorni canonici di sospensione, entro i quali potevano essere presentate controdeduzioni. Gli espulsi erano accusati di aver partecipato al gruppo segreto su Facebook “Napoli Libera” con lo scopo di voler manipolare la scelta del meotodo di selezioni delle candidature per le prossime comunali. I 36 “ribelli” hanno ricevuto dallo staff del blog di Beppe Grillo la mail con la quale viene loro comunicata l’espulsione dal Movimento. Nella missiva si legge che il “Non Statuto” vieta “categoricamente qualsiasi organizzazione intermedia, comunque realizzata e denominata, che falsi l’efficiente ed efficace scambio di opinioni e libero confronto democratico”. “Non avendo ricevuto sue controdeduzioni in merito, atte a rivalutare la sua posizione – si legge nella mail – si conclude il procedimento avviato con la predetta email del 5 febbraio disponendo la sua espulsione dal MoVimento 5 Stelle”. Ma gli attivisti cacciati non resteranno inerti. Preannunciano già una conferenza stampa ad horas con controaccuse agli elementi di spicco del M5S.

(Foto Vincenzo Russo/Fb)

 

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