Il governatore a La 7 conferma di aver proceduto contro la presidente dell’Antimafia che divulgò la lista dei candidati impresentabili alla vigilia delle regionali

ROMA – Ha mantenuto la promessa, e ha querelato Rosy Bindi. Il governatore Vincenzo De Luca conferma di aver adito le vie legali contro la presidente della commissione parlamentare Antimafia, come annunciò alla vigilia delle regionali. L’atto è stato presentato qualche giorno fa. “La sua è stata una scorrettezza unica, un’infamia. La vera impresentabile è lei, da tutti i punti di vista” afferma De Luca alla trasmissione Otto e mezzo su La 7, rievocando la divulgazione della “black list” di candidati impresentabili due giorni prima del voto del 31 maggio. Tra i nomi c’era il suo, imputato in un processo per il quale ha rinunciato alla prescrizione. “Cosa rimprovero alla Bindi? La sua stessa esistenza” risponde un durissimo De Luca alla conduttrice Lilli Gruber. Il governatore ribadisce di aver querelato la senatrice Pd perché presentò la lista di impresentabili “senza aver riunito la commissione antimafia”. Alla domanda su cosa farebbe se dovesse essere di nuovo sospeso per effetto della legge Severino, il presidente della Campania replica: “Mi farò 18 mesi di ferie pagate dallo Stato”. Per Luca però questa norma “è espressione dell’abuso di potere del governo che l’ha fatta”.

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