Ariano Irpino, accecato da gelosia uccide rivale a coltellate: arrestato 52enne

Vittima un 49enne albanese sospettato di avere una relazione con la moglie dell’uomo accusato dell’omicidio, consumato in un parcheggio

MONTAGUTO –  Secondo la ricostruzione dei militari, i due si erano dati appuntamento per un chiarimento in un parcheggio in contrada Camporeale, in territorio di Ariano Irpino, nei pressi della Statale 90. Ma proprio lì si è consumato il dramma della gelosia. Alessandro Palermiti, agricoltore di 52 anni, avrebbe ammazzato a coltellate un 49enne albanese, che accusava di avere una relazione con la moglie. Il 52enne, originario di Montaguto, è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di omicidio.  L’uomo è stato fermato alla guida della sua auto da una pattuglia di militari in perlustrazione. Ora si trova presso la Casa Circondariale di Ariano Irpino, su disposizione del pm della Procura di Benevento, Patrizia Rosa.

 

LE INDAGINI – Palermiti nella tarda serata di ieri avrebbe ucciso a coltellate un 49enne di nazionalità albanese, H.T. le sue iniziali. Sospettava la vittima di essere l’amante della moglie. Secondo la ricostruzione degli investigatori, Palermiti aveva chiesto un chiarimento alla vittima, con la quale si è incontrato in un parcheggio che costeggia la Statale 90 delle Puglie, in località Camporeale di Ariano Irpino. Entrambi sono giunti sul posto con le rispettive auto poi, al culmine della discussione, Palermiti ha estratto un coltello che aveva portato con sé. Poco dopo l’omicidio, l’uomo, che saltuariamente lavorava anche per la locale Comunità Montana, è stato intercettato da una pattuglia in perlustrazione notturna dei carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino mentre alla guida della sua auto faceva ritorno a Montaguto. . L’arma del delitto è stata trovata poco distante dall’auto della vittima. Smentita la notizia secondo la quale l’agricoltore avrebbe sorpreso in auto la moglie e il suo presunto amante: la donna è giunta sul luogo del delitto soltanto alcune ore più tardi, avvertita dai carabinieri. Dalle prime indagini emerge, per gli investigatori, che la donna e la vittima si conoscessero: la moglie dell’arrestato aveva lavorato presso una azienda agricola in provincia di Foggia, alla frazione Giardinetti, dove l’albanese aveva la responsabilità di capo operaio. L’arma del delitto è stata trovata poco distante dall’auto della vittima abbandonata nel parcheggio.

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest