Roma: Muraro indagata, lei e Raggi sapevano da luglio

L’assessore e il sindaco ammettono di aver saputo dell’indagine il 18 e 19 luglio: “Ma non c’è mai stato un avviso di garanzia”. L’ipotesi di reato è gestione di rifiuti non autorizzata. Di Battista: “Il sistema ci fa la guerra perché gira tutto intorno alle Olimpiadi, obiettivo di palazzinari-editori che hanno perso il controllo della Capitale”

La realtà emerge durante l’assedio alla giunta capitolina del M5S. Paola Muraro è indagata dal 21 aprile 2016. E ne era a conoscenza fin dal 18 luglio. Lo afferma in apertura dell’audizione in commissione Ecomafie il presidente Alessandro Bratti, dove l’assessore all’ambiente è in audizione con il sindaco Virginia Raggi. E proprio il primo cittadino, incalzata dalle domande, ad ammettere che di aver saputo dell’indagine su Muraro “dal giorno successivo, probabilmente il 19 luglio”. Tuttavia “si tratta – precisa Raggi – di una contestazione generica e non c’è ancora alcun avviso di garanzia e soprattutto abbiamo fatto questa valutazione in una riunione dove era presente anche l’ex capo di gabinetto che ci ha confortato dicendoci che era tutto troppo generico per sapere di cosa si stava parlando. Non appena si saprà qualcosa di più preciso si prenderanno provvedimenti. Le carte sono state chieste alla procura dall’assessora e dal suo legale”. “Ho conosciuto Muraro ben prima delle elezioni – aggiunge il sindaco – gli atti a cui si fa riferimento sono emersi dopo. E’ impossibile che io prima delle elezioni potessi essere a conoscenza di fatti che la stampa ha inteso proporre successivamente”. Bratti ha informato la commissione di aver inoltrato oggi alla Procura di Roma “una richiesta formale per conoscere se Paola Muraro sia persona sottoposta ad indagini. La Procura – ha detto il presidente della commissione Ecomafie – ci ha risposto che si procede nei suoi confronti per il seguente reato: art.256 comma 4, legge 152/2006 (gestione di rifiuti non autorizzata, ndr)”. L’assessore sbotta: “Sono sotto attacco mediatico” e “non ci sono precedenti”.

 

DI BATTISTA: “OLIMPIADI OBIETTIVO DI PALAZZINARI-EDITORI, IL SISTEMA CI FA LA GUERRA” – “Ora è un po’ più chiaro il perché un intero sistema ci fa la guerra? E poi credetemi, gira tutto intorno alle Olimpiadi il loro attacco”. Con un post, il deputato Alessandro Di Battista, componente del “direttorio” M5S, commenta la torrida giornata del movimento. Il parlamentare pubblica la foto di un articolo relativo all’arresto di Francesco Alvaro, commissario straordinario di Farmacap, municipalizzata del Comune di Roma che gestisce le 47 farmacie comunali. L’uomo è accusato di turbativa d’asta e falso in atto pubblico nella gara d’appalto per la gestione di un asilo nido. L’inchiesta era partita da un esposto della Raggi. Di Battista inquadra la vicenda nel tritacarne in cui è finito il M5S. “Le olimpiadi – attacca il deputato – ovvero l’obiettivo di quei palazzinari che controllano molti giornali e che hanno perso il controllo della Capitale. Sosteneteci, ripulire Roma da 30 anni di partitocrazia è un’impresa titanica. Se i cittadini staranno con noi ce la faremo”.

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