Scuola, sicurezza e lavoro: la marcia anticamorra chiede fatti al governo

Oltre mille persone per la manifestazione promossa da realtà parrocchiali, movimenti e centri sociali. Consegnata lettera al prefetto con le richieste dei parroci. De Magistris: “Palazzo Chigi non fa nulla”

NAPOLI – Scuola, sicurezza sociale, giovani e minori. Sono tre le richieste dei parroci al governo, recapitate in una lettera al prefetto Pantalone, al termine della marcia anticamorra. Per la scuola si chiede un impegno contro la dispersione ed ”il potenziamento qualitativo e quantitativo” delle strutture con l’estensione del tempio pieno ”fino a sera”. Per la sicurezza la richiesta è ”la presenza di vigili urbani, telecamere e presidi di polizia” nelle zone a rischio. “attenzione particolare creando nuove ed inedite possibilità di lavoro” invece per i giovani. In migliaia hanno sfilato da piazza Dante a piazza Plebiscito per la manifestazione #UnPopoloincammino. Al corteo promosso da associazioni e realtà parrocchialihanno preso parte collettivi studenteschi, centri sociali e precari. Presente il sindaco de Magistris, ma non alla testa del corteo. ”Il fatto nuovo di questa manifestazione  – dice  don Antonio Loffredo, parroco al Rione Sanità – è l’amicizia sociale che si è creata tra realtà diverse”.

La manifestazione invoca la fine immediata delle violenze, ma intende anche denunciare “che tante sono le camorre di Napoli. Stanno nell’intreccio tra camorra, politica corrotta e imprenditoria collusa, tengono in scacco la nostra città frenandone lo sviluppo economico, strozzandone le prospettive di crescita e avvelenando le nostre terre”. In testa con lo striscione, un grande cappello che ricorda Genny Cesarano il 17enne ucciso in un agguato nel Rione Sanità.
DE MAGISTRIS: “NAPOLI FA I FATTI” – ”Il governo non fa nulla, e con il poco che fa ci mette solo in difficoltà”. De Magistris attacca ancora l’esecutivo, e aggiunge: ”Il futuro ce lo costruiamo da soli ed è nelle nostre mani se qualcuno pensa che la capitale morale del Paese sia altrove dico che Napoli sta scrivendo pagine serie. ‘Lottare contro la camorra non significa fare chiacchiere. Noi lo facciamo con i fatti”.
(Foto unPopoloinCammino‬/Fb-Video Ufficio stampa Comune Napoli)

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