Campania, la Cgil propone un nuovo Welfare dei diritti

Iniziativa per superare l’alto differenziale di disuguaglianza sociale.

Oggi la Cgil Funzione Pubblica ha organizzato un interessante convegno sulle politiche sociali e sui diritti che cambiano. La riunione è stata aperta  con la relazione della segretaria regionale FP Federica Fiocca. Tra gli interventi quello dell’Assessore alle politiche sociali Lucia Fortini, della segretaria FP Campania, Ileana Remini, del Presidente dell’Anci Campania, Domenico Tuccillo e di vari rappresentanti del terzo settore. Le conclusioni sono state affidate alla segretaria nazionale FP Cgil Serena Sorrentino.

“Le scelte che sta effettuando la Regione Campania nel riordino normativo della programmazione sociale e socio-sanitaria rappresentano un’occasione importante di strutturazione della rete territoriale dei servizi alle persone” –  ha detto Serena Sorrentino, segretaria generale nazionale della Funzione Pubblica Cgil, concludendo il convegno “Il sociale che cambia. Diritti, inclusione, partecipazione”, promosso a Napoli dall’organizzazione di categoria. “Il punto debole del sistema – secondo Sorrentino – rimane il lavoro di chi opera nel sociale. Gli operatori chiedono non solo stabilità occupazionale, che può essere garantita superando il regime degli appalti e strutturando politiche di accreditamento che diano maggiori certezze ai lavoratori e agli utenti. Stiamo rinnovando tutti i contratti della cooperazione e del socio assistenziale per qualificare e aggiornare i profili professionali degli operatori. Quello che manca di parte nazionale sono risorse strutturali, la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali, una forte integrazione tra politiche sociali, sanitarie, politiche attive del lavoro”. “Visto che l’assessore regionale Fortini ha individuato come fattore di criticità la capacità amministrativa degli ambiti e della Regione – ha aggiunto Sorrentino – auspichiamo che la Regione Campania, insieme a noi, si faccia portatrice in sede di conferenza Stato-Regioni di una richiesta di potenziamento dell’aggiornamento professionale del personale e di assunzioni mirate al potenziamento dei servizi. La Campania è una delle regioni a più alto differenziale di disuguaglianza sociale. Come Fp, insieme alla Cgil, riteniamo che la priorità nel rilancio delle politiche sociali, sia non solo il modello di governance. Prima ancora di parlare di consorzi e aziende, va ricostruita una rispondenza reale tra programmazione sociale e mappatura dei fabbisogni attraverso i profili di comunità”. “Come sempre – ha concluso Sorrentino – le riforme di sistema funzionano se si dà sicurezza: stabilità al lavoro e certezza dell’accesso alle prestazioni ai cittadini, per questo difendiamo il servizio pubblico. In queste ore in cui parte la sperimentazione del Rei, riteniamo che ci sia un’opportunità e cioè costruire un aggiornamento della mappa del bisogno in Campania”.

“Dopo decenni di tagli indiscriminati – ha affermato Ileana Remini, della segreteria Cgil Campania – come promuovere un welfare dei diritti quale forma di garanzia e di cittadinanza universale? Ovvero, come garantire a tutti le stesse opportunità anche in una condizione quale quella della Regione Campania in cui il 46% della popolazione è a rischio povertà e tantissime sono le persone a cui i diritti vengono negati? Occorre ripartire dalla contrattazione, agendo con un patto che coinvolga istituzioni regionali, parti sociali, Anci che riscriva le regole per garantire diritti, trasparenza e legalità” “Un patto tra persone perbene – ha spiegato Remini – che consenta di vigilare sugli appalti, sulla qualità del lavoro che è al contempo qualità del servizio. E poi, per recuperare risorse, un patto anti-evasione che possa destinare le risorse recuperate solo alle politiche sociali, un contrasto serio alla corruzione garantendo una governance pubblica dei servizi, contrastando le gare al massimo ribasso, riscrivendo le regole degli accreditamenti”.

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