Teatro Bolivar, via alla nuova stagione tra innovazione e tradizione

Presentato il cartellone della struttura del quartiere Materdei: si parte il 29 settembre con la rassegna di duetti “200 grammi di teatro a sera”

“Alla luce dell’impostazione positiva data dai suoi imprenditori ho voluto restituire, insieme a David Jentgens, alla città di Napoli il Bolivar, allestendo un cartellone che potesse annoverare differenti tipologie di teatro”. Ettore Nigro, direttore artistico della struttura teatrale del quartiere Materdei ha così introdotto la conferenza stampa di presentazione della stagione di spettacoli 2016-17.
Ricerca, tradizione, danza d’autore: sono questi i generi che il pubblico avrà modo di apprezzare a partire dal prossimo 29 settembre con la rassegna di duetti “200 grammi di teatro a sera: “Oggi il racconto ha cambiato pelle ed è diventato monologo, ma l’esigenza da cui nasce è cambiata – affermano Jentgens e Nigro – Riteniamo che la condivisione del proprio mondo, con le sue sfumature ed emotività, diventi un invito a guardarsi dentro, a ripiegare sulla propria interiorità, trovando così la cura per stare bene”. Tanti i temi, dunque, che verranno trattati in questo ciclo di serate, dalla riflessione sul “Bivio” di fronte al quale spesso l’uomo si trova nella sua vita (“Tragodia” di Emanuele D’Errico) alla Pazzia, metafora di un’identità fortemente disagiata (“Ultimo primo giorno di re Ferdinando” di Cristian Izzo). Sempre al teatro d’innovazione si richiama la serie “Nuove vele” in cui giovani autori tenteranno ora di rappresentare la dialettica tra i concetti di onore e tracotanza (“Cantami, o Diva” di Carmine Borrino) ora di attualizzare miti antichi legati alle origini di Napoli (“Parthenope – L’amore al tempo dei naufragi” di Federica Altamura e Biagio Musella).

 

 
Con la sezione “Terra mia”, che sarà introdotta già domenica 25 settembre alle 21 con il concerto – omaggio a Pino Daniele di Rosario Jermano (“San Gennaro Team in Bio Naples Live”), gli organizzatori intendono mettere in risalto la bellezza della tradizione classica, soprattutto locale, in tutte le sue sfaccettature: dall’excursus di Bruno Troisi sulla canzone napoletana, dedicato all’attore Nino Taranto a trent’anni dalla sua morte (“Da…Ciccio Formaggio a…Napule mia”), si passa a “Tanta miseria e poca nobiltà”, ripresa in chiave moderna da parte di Fabio Brescia della celebre storia dello scrivano Felice Sciosciammocca, scritta da Eduardo Scarpetta ed interpretata magistralmente da Totò. Ampio spazio sarà dato altresì alla musica sinfonica d’orchestra, con l’eclettico “Sognando l’America” della Diego Perris Swing Orchestra, ed al genere folk con i “Canti e suoni all’ombra del Vesuvio” dell’artista Romeo Barbaro.
“B. Author” rappresenta infine un vero e proprio festival della danza d’autore contemporanea al quale parteciperanno realtà emergenti e consolidate della scena nazionale. Curata da Chiara Alborino, la sezione toccherà temi di grande attualità quali il “randagismo” dell’io in “Like a stray dog” di Nicoletta Cabassi, la reazione di fronte allo spietato cinismo della società in “Viale dei Castagni 16” di Pieradolfo Ciulli, e la fusione “paesaggio- sentimento” ne “I giardini della tundra” della Compagnia Danza Flux.
Per conoscere giorni e orari dei singoli spettacoli in calendario è possibile iscriversi alla newsletter del sito www.teatrobolivar.com oppure visitare la pagina facebook “Teatro Bolivar”.

Angelo Zito

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest