“Migranti, clima d’odio imbarazzante”. Due poliziotti cantano il dissenso

Presentato a Salerno il singolo “La pagella”, degli agenti-cantautori Angelo Forni e Fabio Sgrò: “Ci vedono come i cattivi, ma non è così. Siamo contro i porti chiusi”. Il brano riflette sulle stragi in mare, e ricorda un ragazzino annegato con la pagella scolastica

Una canzone contro i pregiudizi, di ogni genere. “C’è un clima d’odio imbarazzante” verso i migranti, dice Angelo Forni. Angelo non è un attivista dei centri sociali, o una “sardina”. Ma è un poliziotto salernitano, e parla al comune di Salerno, per presentare il brano “La Pagella”. Perché smessa la divisa da agente della stradale, in servizio a Napoli, anima il duo Segni Distintivi. L’altra metà del tandem musicale è il collega Fabio Sgrò, romano di stanza a Milano. I due hanno messo in musica il dramma dei barconi. “Noi poliziotti – afferma Forni – veniamo visti come i ‘cattivi”, ma così non è. Noi siamo al servizio del cittadino”. Di ogni cittadino. Anche di chi si imbarca per un orizzonte incerto, inseguendo il sogno di un’altra vita. “La pagella”, infatti, è il singolo dove si racconta una storia emblematica. È quella di un 14enne del Mali, annegato in un’ecatombe da più di mille vittime. Era il 18 aprile 2015, quando il Mediterraneo restituiva il suo corpo senza nome. Un volto ignoto, come altri migliaia, nel cimitero degli abissi marini. Ma un dettaglio lo rapiva all’indifferenza: una pagella scolastica piegata con cura, cucita nella tasca del ragazzino. Una speranza inghiottita dal destino, navigando verso le tenebre, con un bagaglio di dignità. A rivelare tutto l’autopsia, eseguita dall’anatomopatologa Cristina Cattaneo. “Era un ragazzo che cercava un futuro migliore – riflette Angelo Forni – come ce ne sono anche da noi”. E come ci sono tanti uomini e donne, nelle forze dell’ordine, diversi dai luoghi comuni. “Non siamo d’accordo – chiarisce Sgrò – con la politica dei porti chiusi, è insopportabile rendersi conto del fatto che la tua fortuna è dovuta al luogo dove sei nato. In questa canzone raccontiamo che nessuno è esente da responsabilità. Ognuno nel proprio piccolo, anche se non sta a noi trovare soluzioni”.
Il brano anticipa l’uscita del primo album di Segni distintivi, in programma a fine gennaio 2020. E sul significato non ha esitazioni il produttore Tino Coppola, titolare della Bit & Sound Music: “È un omaggio al piccolo migrante morto in mare, credo molto in Angelo e Fabio e penso che questo sarà solo l’inizio di una bella e lunga carriera”. Un impegno tra musica e diritti civili. I due poliziotti-cantautori sono chiamati ad un tour nelle scuole, nel progetto coordinato dal giornalista Gabriele Bojano, in collaborazione con “La Tenda” e l’Arci. I temi sono immigrazione e legalità, partendo dall’Istituto agrario e il Liceo Alfano I di Salerno.

girobe

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