Napoli, un lunedì da cani:  caos, traffico, malori, istituzioni assenti

La Città in tilt, una situazione critica che potrebbe durare altri dieci giorni

La chiusura del tunnel Laziale ha causato il blocco della circolazione in tutta la Città. Impossibile raggiungere il centro cittadino provenendo dalla zona occidentale. Bloccata la tangenziale in entrambi le direzioni di marcia(San Giovanni e Pozzuoli). Bloccate le strade “alternative” per raggiungere il centro: via Pigna, via Coroglio, Corso Vittorio Emanuele, via Posillipo, via Cilea. Bloccata la zona di Capodimonte. Isolati anche i trasporti pubblici, molti bus limitano il percorso a Fuorigrotta o a Mergellina senza attraversare il Tunnel.  Treni della Cumana e della Metropolitana affollatissimi. Molte persone colpite da malori.  Moltissimi napoletani hanno raggiunto i posti di lavoro o le scuole  con ritardi che superano le due ore.

Emergono pesanti responsabilità dell’amministrazione comunale, in particolare degli assessori alla polizia municipale e alla protezione civile, Alessandra Clemente e Raffaele del Giudice e degli uffici competenti di Palazzo San Giacomo che non hanno predisposto un adeguato piano alternativo per prevenire l’emergenza. E’ mancato un serio coordinamento tra le strutture comunali e altri enti o istituzioni.  Non è stata coinvolta la società Tangenziale per avvisare gli automobilisti  tramite la radio o messaggi variabili sulla chiusura della galleria e indicare percorsi alternativi.  Non è stato chiesto il sostegno della Prefettura, della Questura, dell’Aci, dell’Anas.

L’assessore alle infrastrutture, Mario Calabrese butta acqua sul fuoco

“Gli uffici nelle scorse settimane approfittando della pulizia della galleria, limitata alle sole ore notturne- hanno proceduto alla ispezione del rivestimento del rivestimento- sottolinea Calabrese –  Ispezione non terminata. Sabato è arrivata una segnalazione di un distacco dalla calotta. Sono prontamente intervenuti la protezione civile, la polizia municipale e l’ufficio strade.  Fino alle 2 di notte  con l’ausilio dei vigili del fuoco sono state fatte delle ispezioni – continua Calabrese-  Domenica si è proseguito. Domenica notte  si è trovato un tratto preoccupante al centro. La galleria è quindi stata chiusa – ha sottolineato ancora Calabrese –  I  percorsi alternativi sono stati comunicati nei giorni scorsi. I  miei uffici, oltre a fare il lavoro fino a tarda notte hanno avvisato la  tangenziale”.

Significative le reazioni dei cittadini napoletani.  “L’assurdo è che con tutta la giornata di ieri non si sia potuto mettere in sicurezza un tratto della galleria per far defluire le macchine. Il caos è enorme – racconta Antonietta, impiegata- Coloro che provengono dalla tangenziale ed escono a Fuorigrotta non vengono avvisati immediatamente sulla chiusura del Tunnel. Non ci sono cartelli, non ci sono vigili a  piazzale Tecchio, fanno arrivare gli automobilisti   fino allo Sferisterio per poi farli tornare indietro”. “Stamattina   abbiamo impiegato 20 minuti per arrivare a  via Caravaggio. Tutta via Terracina bloccata”- evidenzia Pietro. Operaio edile. “Bisognava prevedere, considerata la pioggia, un dispiegamento eccezionale di vigili per la strada . Ma come al solito , della gente che va a lavorare nessuno se ne frega” – afferma Ciro, impiegato.

E non solo. Bisognerebbe verificare le cause che hanno provocato la caduta dei calcinacci considerato che da settimane sono in corso dei lavori all’interno della Galleria Laziale.

 

                                                                                                                                     Ciro Crescentini

(foto di Lino Nappa e Ornella Cristo)

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