De Magistris nella bufera: apostrofa un consigliere usando una frase del mafioso dei “Cento Passi”

Duro commento della consigliera Marta Matano, gli esponenti di altre forze politiche tacciono

Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris ora apostrofa in modo sprezzante un consigliere di opposizione usando una frase di un mafioso protagonista del film “I cento passi”, il film della storia di Peppino Impastato. Nell’occhio del ciclone una parte dell’intervista concessa a Televomero lo scorso 6 novembre (guarda il video)

https://www.facebook.com/maestro.morra/videos/10221065919347006/

L’ex Pm in merito alla scelta assunta dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle di presentare una mozione di sfiducia ha dileggiato, offeso pesantemente il capogruppo Matteo Brambilla. “Brambilla é uno che quando si andrà a votare, non lo voterà nemmeno la moglie” – ha affermato il sindaco. E subito dopo il primo cittadino ha utilizzato una frase del mafioso Tano Badalamenti rivolta a Peppino Impastato nel film “I cento passi”: “Brambilla è il nulla mischiato col niente”. Affermazioni gravissime. Una figuraccia.

Dura la reazione della consigliera comunale pentastellata Marta Matano. “Mi sono presa qualche giorno prima di commentare quanto affermato dal Sindaco in una Tv locale il 6 novembre – sottolinea Matano –  Mi sono presa qualche giorno perché le sue affermazioni mi avevano lasciata senza parole.Non credevo alle mie orecchie. In quale posto del mondo un Sindaco,  ex magistrato avrebbe mai osato apostrofare un consigliere di opposizione con una frase usata nel film “I cento passi” da un mafioso e nello specifico la frase che Tano Badalamenti rivolge a Peppino Impastato dicendogli che lui è “il nulla mischiato al niente!” ebbene il nostro Sindaco si è permesso di usare proprio quella frase contro Matteo Brambilla. Ed è anche entrato nella sfera personale di Matteo insinuando che alle prossime elezioni neanche la moglie lo avrebbe votato – conclude Matano –  Mi sarei aspettata una levata di scudi dal mondo politico, ed un’aspra censura verso un Sindaco che ha dimostrato ancora una volta la sua sfacciata intolleranza verso le regole e verso il rispetto delle Istituzioni che lui dice di rappresentare e onorare. E quindi c’è solo una parola che voglio pronunciare e dedicare al Sindaco: Vergogna”. Sulla vicenda puntuale silenzio omertoso degli altri consiglieri comunali. Le dichiarazioni del primo cittadino sono di una gravità inaudita, offendono il ruolo e le funzioni democratiche di un esponente delle istituzioni. Un sindaco ormai in caduta libera. Un Sindaco che a continua a delirare e fare proclami populisti per tentare invano di coprire gravi errori e responsabilità politiche e amministrative.

Ciro Crescentini

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest