Navigator, catena umana sotto la Regione: “C’è il decreto, De Luca senza alibi”

La nuova protesta dei vincitori di selezione: legati da una corda, insieme a cittadini comuni, solidali con la lotta. I manifestanti: “In Gazzetta Ufficiale i fondi per stabilizzare i precari Anpal, il governatore non ha più scuse per non firmare”

C’erano i cittadini comuni a mescolarsi con i navigator, per la catena umana sotto la Regione Campania, la nuova protesta contro il blocco dell’assunzione. La lotta fa proseliti, e i vincitori di selezione sono ancora in piazza, per rivendicare il diritto al contratto. Un diritto precluso dal braccio di ferro tra Regione e Anpal Servizi. I 471 navigator campani, unici in Italia al palo, invocano “l’immediato intervento del nuovo esecutivo affinché con un atto concreto sblocchi la situazione paradossale che si è creata”. Al governatore De Luca, chiamato col megafono, mandano a dire: “Le sue motivazioni contro la nostra contrattualizzazione non trovano più fondamento, in quanto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, in vigore da oggi, il Decreto legge che prevede la stabilizzazione dei precari Anpal”. Ad un mese e mezzo dal via alle proteste quotidiane, passate per uno sciopero della fame, stavolta va in scena un simbolico sit-in. A decine sono legati da una corda, guardati dal drappello di polizia, ormai con uno sguardo di benevolenza. “La corda – spiegano i navigator – è fatta di indifferenza, menefreghismo e cecità politica e istituzionale. Ad oggi, non vi è stata ancora nessuna risposta dai canali istituzionali se non qualche approssimativo post da social network”. Intanto i dimostranti attendono gli sviluppi della diffida del difensore civico regionale, notificata a De Luca: firmare la convenzione con l’Anpal entro cinque giorni, o subire la nomina del commissario ad acta. Il governatore studia la prossima mossa: già annunciata una contro diffida al difensore civico Giuseppe Fortunato. De Luca, però, è sempre più isolato: anche nel suo partito, costretto a scendere a patti sul reddito di cittadinanza.

Gianmaria Roberti

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