Regione, l’esercito dei consulenti e il bubbone partecipate

La relazione del procuratore regionale della Corte dei conti, Michele Oricchio: l’ente colleziona 866 rapporti di collaborazione e 113 società

Alla Regione ci sono un esercito di 866 consulenti ed una valanga da 113 società partecipate. L’istinto ci dice che non vanno d’accordo con una gestione virtuosa. Ce lo ricorda la Corte dei conti della Campania,nella relazione del procuratore regionale Michele Oricchio, diffusa all’inaugurazione dell’anno giudiziario a Napoli. Per cominciare, Oricchio rammenta la posizione europea della Campania, nel ranking di Eurobarometro sull’efficienza della pubblica amministrazione (186esima). Risalire è una chimera, nella selva di enti, alimentata dalla politica. “Vi sono funzioni fondamentali – scrive – che non possono essere svolte a livello comunale e che vengono affidate da fantasiosi legislatori regionali ad “enti di aria vasta” nuovi di zecca e dai nomi più disparati: la bocciatura della riforma costituzionale che prevedeva l’abolizione delle province dovrebbe costituire l’occasione per ripensare seriamente agli enti intermedi concentrando auspicabilmente nelle province tutte le funzioni amministrative non gestibili dai comuni”. Invece “le province campane si trovano tutte in gravi difficoltà economico-finanziarie per l’adempimento dei loro compiti”. In tale contesto “emerge che nel 2018 la Regione Campania si è avvalsa di 866 rapporti di collaborazione e che quivi opera una variegata congerie di enti ed amministrazioni pubbliche riferibili alla regione, nonostante la meritoria attività di razionalizzazione difficoltosamente intrapresa negli ultimi anni”. Davanti a questo, risulta proibitivo esercitare una vigilanza efficace. “Anche le Province, nonostante versino tutte in grave crisi esistenziale e finanziaria – rileva la relazione-, hanno ancora proprie articolazioni, essenzialmente concretizzantesi in società partecipate che sono ancora presenti numerose anche a livello comunale». E i risultati operativi? Oricchio è caustico: “Verrebbe da pensare che con tutti questi enti ed amministratori la cura dell’interesse pubblico sia assicurata: ma ciò non sempre accade, come testimonia l’attività di controllo e giurisdizionale posta in essere dalle Sezioni della Corte operanti sul territorio”. Ed anche, spesso, la qualità dei servizi pubblici.
girobe
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