Passerella di Salvini ad Afragola: promesse, sgomberi di case e il baciamano del fan

Nella città delle 8 bombe del racket in 22 giorni, bagno di folla per il ministro: ma c’è anche un gruppo di contestatori. A Napoli incontra il pizzaiolo Sorbillo: “Lo Stato c’è ed è più forte di qualche balordo, cacceremo gli occupanti abusivi degli alloggi”

Un delirio tra selfie, urla e perfino un militante leghista che gli bacia la mano. Al netto delle promesse, Matteo Salvini fa la sua passerella ad Afragola, la città delle 8 bombe del racket in 22 giorni.  “Lo Stato c’è ed è più forte di qualche balordo” dice il ministro dell’Interno, al termine dell’incontro tenuto per fronteggiare l’escalation criminale. “Se qualcuno ha pensato di fare qui la voce grossa ha sbagliato” insiste. All’uscita dal comune è accolto da un lungo applauso di leghisti locali, ma non manca un gruppo di contestatori. Ultimato il rito, si dirige verso il ghetto del Rione Salicelle, per visitare la sede delle forze dell’ordine. E quindi va dal titolare di un bar tabacchi di Corso Meridionale, vittima di 12 rapine in tre anni. “Restituiremo la sicurezza alle tante persone perbene di questa città – promette – faremo in modo che nessuno sia lasciato solo”. Come? Sgomberando gli occupanti abusivi delle case popolari, che a Salicelle vivono in un terzo degli alloggi. “Basta occupazioni abusive – ringhia Salvini – e nessuno scenda in piazza per difendere gli occupanti abusivi. Dobbiamo schifare chi ruba i diritti”. In precedenza, anche l’incontro con il pizzaiolo Gino Sorbillo, dopo l’ordigno esploso contro il suo locale.

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