Napoli, assunzioni interinali: Anm nella bufera

Contestata la selezione di 120 autisti affidata all’agenzia interinale Lavorint, mentre il sindaco continua a diffondere proclami

L’Anm, l’azienda di proprietà del Comune di Napoli finisce di nuovo nell’occhio del ciclone per la gestione delle assunzioni, la mancanza di regole e di trasparenza. Carenza di regole avallata dal consociativismo sindacale, l’inettitudine politica del sindaco Luigi de Magistris e dell’amministrazione comunale di Palazzo San Giacomo che si ergono a “laboratorio politico alternativo” o “paladini dei diritti dei disoccupati e degli Ultimi” solo in maniera strumentale. Nelle ultime ore è stata sospesa la selezione di 120 autisti affidata a Lavorint, un’agenzia interinale. Sospensione decisa dal Tribunale amministrativo regionale in seguito ad un ricorso presentato da uno dei candidati esclusi dal bando. Sulla vicenda non è escluso l’intervento della Procura della Repubblica per verificare il meccanismo di affidamento della selezione all’agenzia interinali, i criteri di scelta degli autisti da assumere e l’organizzazione di corsi di formazione professionale attivati da alcuni sindacati. E il sindaco de Magistris? Il primo cittadino continua a diffondere proclami. “Adesso l’azienda è stata messa in condizioni di operare, il 31 dicembre scade il contratto di servizio. Metterò delle condizioni: non rinnoverò il contratto di Anm se non verranno innalzate le qualità dei servizi. Anm, se non garantisce il servizio, non ha modo di esistere. Io sono per il pubblico perché credo nel pubblico, ma se Anm non funziona, ci sarà un servizio privato.. Il servizio pubblico ha un senso se funziona” – ha detto De Magistis, nel corso del suo intervento in diretta a `Barba&Capelli` in onda su Radio CRC. La privatizzazione, però, è dietro l’angolo, nonostante i proclami pseudo-rivoluzionari della fascia tricolore partenopea. Le titubanze, le omissioni ed il vero e proprio voltafaccia del Comune di Napoli verso l’obiettivo della costruzione di un’unica Azienda Metropolitana dei Trasporti, la gestione “allegra” dei conti Anm con l’avallo di stipendi milionari in favore di dirigenti e i funzionari, la mala gestione del personale hanno aperto la strada alle procedure delle cosiddette “Gare di affidamento” che prenderanno il via dal 1 gennaio 2020. Le direttive dell’Unione Europea prevedono che a queste gare possono partecipare Aziende anche di altri paesi, multinazionali del settore le quali certamente non hanno a cuore motivazioni sociali o la salvaguardia dell’occupazione e della qualità del servizio. Queste holding nel momento in cui riscontrano un abbassamento dei loro profitti non si fanno scrupolo di ricorrere ai licenziamenti ed alla dismissione dei servizi.

Ciro Crescentini

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest