In consiglio comunale la delibera per la nuova convenzione, documento bocciato dal collegio dei revisori
Oggi nella seduta del consiglio comunale di Napoli si discute la delibera proposta dal governo cittadino per la stipula di una convenzione pluriennale per la concessione in uso dello stadio San Paolo alla Societa’ Sportiva Calcio Napoli per le stagioni agonistiche dal 2018/2019 al 2022/2023 prorogabile per ulteriori cinque anni ( fino 30 giugno 2028). La convenzione è stata bocciata dal collegio dei revisori comunali composto da Nicola Giuliano, Giuseppe Criscuolo e Giuseppe Riello, dopo una approfondita analisi della documentazione. La delibera prevede un canone irrisorio di 835 mila euro all’anno fino al 2023 che sostanzialmente sarebbe eccessivamente vantaggiosa per il Calcio Napoli. Il canone, secondo il collegio dei revisori, sarebbe stato determinato senza tenere conto del reale valore dello stadio di Fuorigrotta, soprattutto dopo i lavori di rifacimento realizzati per lo svolgimento delle Universiadi. Un rifacimento costato alla collettività oltre 20 milioni di euro, che ha trasformato il San Paolo un fiore all’occhiello. Significativa e netta la posizione dei revisori: “Il canone concessorio è vantaggioso per la società Calcio Napoli e le onerose pattuizioni della Convenzione possono compromettere non solo le altre funzioni sociali che il Comune è tenuto ad assolvere, ma possono determinare anche riflessi negativi sugli equilibri economico-finanziari dell’Ente stesso”. Un parere ignorato dal sindaco Luigi de Magistris e dalla giunta comunale. Un parere che probabilmente sarà ignorato dalla maggioranza del consiglio comunale(e anche da una parte consistente dell’opposizione). E non solo. I revisori hanno ricordato la società Calcio Napoli Napoli deve pagare al Comune annualità pregresse non ancora saldate costringendo il Comune a mettere in mora il Club per il pagamento del dovuto per l’uso dello stadio San Paolo nelle stagioni 2016/17 e 2017/18. La cifra dovuta al Comune è di quasi 4 milioni e mezzo: 1.972.323,25 euro per la stagione 2016/17 e 2.500.921,69 euro per quella successiva. È l’equivalente del 10% sull’incasso netto delle 55 partite giocate dal Napoli nel corso delle due stagioni. Dunque, oggi potrebbe essere legittimata politicamente la concessione a prezzi stracciati dello Stadio San Paolo all’imprenditore Aurelio De Laurentiis. Un regalo. Una pagina triste per le istituzioni democratiche cittadine. Una pagina triste mentre l’assessore “sinistrato” Ciro Borriello ride e annuncia con enfasi ed entusiasmo la firma della convenzione. Entusiasmo per cosa? Entusiasmo per una delibera, una convenzione che trasformerà l’amministrazione comunale in una sorta di appendice della società sportiva calcio Napoli?
Ciro Crescentini