Manovra pre elettorale di Renzi: 7 mld alle pensioni, annunci di chiusura Equitalia e assunzioni statali

La legge di bilancio lievita a 27 mld. Crescita dei fondi per la Sanità a quota 113 mld, canone Rai giù a 90 euro

Crescita dei fondi per la Sanità a quota 113 miliardi, sette miliardi per il pacchetto pensionistico, chiusura di Equitalia, canone Rai giù a 90 euro. Ma non è “una manovra pre elettorale” giura Renzi. Piuttosto la legge di bilancio approvata ieri dal consiglio dei ministri “serve all’Italia”. Il sospetto però è che serva soprattutto al Pd, in vista delle urne. E che, comunque vada il referendum costituzionale, si torni a votare nel 2017. Nella manovra, lievitata a 27 miliardi, sale anche la dote per le pensioni che passa da 6 miliardi in 3 anni a 7 miliardi, mentre 1,9 miliardi sono destinati al rinnovo dei contratti della p.a, comprese polizia e forze armate e le nuove assunzioni. Secondo il premier, con il rilancio degli investimenti e spinta alla competitività, il Pil andrà anche oltre l’1% indicato fino a qui, grazie anche ai margini di deficit che, per l’anno prossimo, è fissato al 2,3%, tre decimali (circa 5 miliardi) sopra quello programmato nell’aggiornamento del Def.

“L’Italia non va ancora bene ma – dice Renzi – dopo due anni e mezzo va un po’ meglio di prima, non siamo contenti, abbiamo fame di risultati positivi ma Italia va meglio. Passo dopo passo”.  Oltre alla legge di bilancio abbiamo approvato “un decreto legge – spiega in conferenza stampa il premier –  che interviene sui fondi 2016, il famoso fondo della presidenza e interviene sull’obiettivo del governo di chiudere la parentesi di Equitalia aprendo un capitolo nuovo. La filosofia della stabilità 2017 è merito e bisogno, tenere insieme competitività ed equità, dare una chance a chi ci prova e una mano a chi non ce la fa”. La manovra per il 2017 è fatta “di 6 capitoli, il più importante è la competitività” sulla quale ci sono “20 miliardi in più anni”.

Tra le novità il canone Rai, che anche l’anno prossimo scenderà, toccando quota 90 euro, e l’operazione Equitalia. L’agenzia di riscossione sarà chiusa con un decreto a parte ancora in via di limatura. Quindi, al momento siamo ancora agli annunci. Dalla voluntary disclosure il governo poi si attende almeno 2 miliardi di entrate. La manovra è stata approvata in consiglio dei ministri “salvo intese”, formula che implica un rinvio dei testi definitivi al momento della trasmissione ufficiale al Parlamento, prevista entro il 20 settembre. Prima di giovedì, quasi sicuramente lunedì 17, a Bruxelles sarà invece inviato il Documento programmatico di bilancio, su cui la Commissione farà le sue valutazioni.

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