Il sindaco de Magistris: “Non pagheremo debiti ingiusti”

 

Manifestazione Mercoledì prossimo davanti Montecitorio e Palazzo Chigi

Le casse di Palazzo San Giacomo continuano ad essere bloccate a causa di un pignoramento di circa 150 milioni di euro per debiti non pagati dai commissari nominati dallo Stato per la gestione della ricostruzione post terremoto del 1980 e l’emergenza rifiuti degli anni 2000. Il blocco delle casse comunali rischia di provocare un grave clima di tensione sociale. A rischio gli stipendi dei comunali. la regolare funzionalità dei servizi e il pagamento dei fornitori.  Il sindaco Luigi de Magistris, la giunta comunale e i consiglieri comunali della maggioranza politica che lo sostiene hanno deciso di autoconvocarsi a Roma davanti Montecitorio e Palazzo Chigi, le sedi del parlamento e del governo. La protesta è stata organizzata per Mercoledì 21 febbraio.  Stamattina il sindaco ha scritto un nuovo e significativo post su Facebook. “Fanno pagare a noi, guarda caso, le stagioni della democrazia commissariata. Vogliono mettere il piombo sulle nostre ali, non consentirci di erogare i servizi di cui la Città ha bisogno – sottolinea il primo cittadino –  Come si fa a governare con la cassa bloccata? Noi abbiamo da sette anni liberato Napoli dai rifiuti, dal Sistema criminale fatto di collusioni tra affari, politica e camorra e ci fanno pagare gli effetti delle politiche scellerate che i napoletani hanno spazzato via con il voto e noi distrutto con il governo dalle mani pulite. È ingiusto ed illegittimo che la nostra Città ed i suoi abitanti debbano subire gli effetti di tutto questo impedendoci di realizzare diritti e soddisfare bisogni – continua de Magistris –  Per questo parte da mercoledì una mobilitazione politica senza precedenti che si arresterà solo quando le ingiustizie di questi debiti non saranno rimosse. Il popolo non può rimanere schiacciato dai debiti di mafie, corruzioni o politiche nefaste fatte in danno del popolo. Ci ribelliamo a tutto questo. Infatti, è compito della Repubblica – quindi anche nostro – rimuovere gli ostacoli alla democrazia – sottolinea –  Noi la Costituzione cerchiamo di attuarla ogni giorno ed è per questo che proveremo a rimuovere gli ostacoli – a Napoli, come altrove, di ordine economico che impediscono di attuare uguaglianza e giustizia sociale. È iniziata la madre di tutte le battaglie: quella contro il debito ingiusto, illecito, illegittimo ed odioso. Liberiamoci da queste catene: irrompiamo pacificamente con questa lotta -che parte da Napoli  per i diritti ed i bisogni del nostro popolo”. 

                                                                                                                                  Ciro Crescentini

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