Bando Periferie, il governo approverà un decreto ad hoc entro dieci giorni

La decisione accolta positivamente dall’associazione dei sindaci italiani

Il governo si è impegnato a presentare un  apposito decreto  entro una settimana per sboccare i fondi del bando periferie. Accolto l’appello dei sindaci italiani e dell’Associazione dei Costruttori. “La soluzione che intendiamo adottare è quella di inserire nel primo decreto utile  una norma che di fatto dia la possibilità di recuperare la realizzabilità dei progetti già in fase avanzata” – ha sottolineato il presidente del consiglio, Giuseppe Conte – In sostanza  questo garantirà un’agevole prosecuzione dei progetti già esecutivi, fondamentali per mettere le amministrazioni comunali nelle condizioni di garantire ai cittadini servizi e investimenti, offrendo le risorse necessarie sulla base del reale stato di avanzamento dei progetti”. Le decisioni del governo hanno stemperato la tensione con i sindaci.  “Abbiamo deciso di non sospendere le relazioni istituzionali con il governo perché il presidente del Consiglio si è impegnato entro una settimana, dieci giorni, a risolvere il problema creato dal blocco dei fondi per il bando periferie disposto in Senato ad agosto con un emendamento al Milleproroghe” – ha dichiarato il presidente dell’Anci Antonio Decaro al termine del vertice con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, a Palazzo Chigi.

“Registriamo un impegno importante. Che metteremo alla prova dei fatti. Come ho annunciato direttamente al presidente Conte, se non si arriverà alla soluzione, noi sindaci non parteciperemo più ai lavori della conferenza unificata, dal cui esame passano tutti i provvedimenti” – ha aggiunto Decaro – Nel Milleproroghe  erano stati cancellati finanziamenti per un miliardo e seicento milioni. Soldi destinati ai cittadini più fragili, alle zone delle città in cui si concentra il disagio, alle periferie. La trattativa partiva di là. Abbiamo ottenuto l’impegno del capo del governo perché tutti quei soldi siano recuperati, sebbene rimodulati nel tempo, tenendo conto delle esigenze di ogni Comune”.

BUIA (ANCE): BUONA NOTIZIA L’ACCORDO GOVERNO-ANCI. “Siamo soddisfatti che sia stato accolto l’appello che l’Ance, insieme ai Comuni e ad altri esponenti della società civile, aveva rivolto al Governo per evitare che venissero bloccati progetti già avviati in territori particolarmente sensibili e in un momento ancora fortemente delicato per il Paese”. Così commenta il presidente dell’Ance Gabriele Buia.

L’auspicio è ora che, al più presto, sia emanato un provvedimento ad hoc con le coperture necessarie per dare avvio ai lavori e, già dalla prossima legge di Bilancio, sia promosso un piano organico di rigenerazione urbana necessario per sostituire e riqualificare aree degradate delle città.

“Il Paese ha fortemente bisogno – conclude Buia – di una strategia nazionale che miri a valorizzare le città e a rispondere ai bisogni dei cittadini”.

De Girolamo (M5S): Nessun taglio ai Comuni per progetti di riqualificazione urbana – Esprimo profonda soddisfazione per l’accordo raggiunto tra il Presidente del Consiglio Conte a nome del Governo e l’Anci in merito alle risorse da destinare ai Comuni che aderiscono al Bando Periferie” commenta il deputato Portavoce del M5S Carlo Ugo de Girolamo.
Nel decreto di proroga termini, proprio in queste ore in corso di conversione alla Camera, abbiamo sbloccato 1 miliardo di euro per i Comuni in avanzo di bilancio, così che possano rilanciare già da quest’anno gli investimenti in opere e servizi pubblici, senza bloccare importanti risorse nel Bilancio dello Stato. Ma attenzione, non ci siamo dimenticati delle periferie” puntualizza l’esponente del M5S. “Innanzitutto abbiamo garantito da subito i finanziamenti ai primi 24 progetti classificati, poi grazie alla proficua interlocuzione tra il Presidente Conte e l’Anci, ci siamo impegnati a finanziare nel prossimo triennio anche tutti gli altri progetti in fase già avanzata (esecutiva), inserendo una norma ad hoc nel prossimo provvedimento utile, successivo alla conversione del Milleproroghe. Questo – prosegue – garantirà un’agevole prosecuzione dei progetti già esecutivi, fondamentali per mettere le amministrazioni comunali nelle condizioni di garantire ai cittadini servizi e investimenti, offrendo le risorse necessarie sulla base del reale stato di avanzamento dei lavori“.
Sia chiaro però, nei 60 giorni successivi all’approvazione del decreto Milleproroghe avvieremo un monitoraggio per valutare i progetti che non sono ancora in fase avanzata. Tale controllo, sui progetti già in atto e su quelli non ancora in fase esecutiva, servirà proprio a rassicurare i cittadini degli investimenti e dei servizi di cui necessitano e hanno realmente bisogno, senza che vengano compiuti ulteriori sprechi o illeciti”, conclude de Girolamo.

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