Arrestati i manager della Blutec, distratti i fondi pubblici per le auto elettriche

 Sequestrati 16 milioni e mezzo di beni immobili e disponibilità finanziarie

Roberto Ginatta e Cosimo di Cursi, rispettivamente presidente del consiglio di amministrazione e amministratore delegato della Blutec, la società che ha rilevato l’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese, sono stati  posti agli arresti domiciliari dalla Guardia di Finanza. I due manager avrebbero distratto 16 dei 21 milioni di euro di contributi statali ottenuti tramite Invitalia che dovevano rappresentare una grande occasione di sviluppo per 700 lavoratori e la riapertura dello stabilimento dove Blutec avrebbe dovuto produrre auto elettriche. Contestualmente, la magistratura ha emesso un decreto di sequestro preventivo dell’intero complesso aziendale e delle relative quote sociali, nonché delle disponibilità finanziarie, immobiliari e mobiliari riconducibili agli indagati fino all’importo di 16 milioni e 516 mila euro. A Roberto Ginetta e Cosimo Di Cursi è stata notificata anche una misura interdittiva, per la durata di 12 mesi, che riguarda il divieto di esercitare imprese e uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese.

La società sarà gestita da un amministratore giudiziario –   “Per effetto di un provvedimento di sequestro emanato dal Tribunale di Termini Imerese, la Blutec spa si trova in amministrazione giudiziaria Sono attualmente in corso le attività di immissione in possesso della società, e nelle prossime ore sarà cura dell’amministratore nominato prendere contatti con tutti gli stakeholders interessati, clienti, partner commerciali, fornitori, al fine di garantire la continuità del ciclo produttivo e la tutela dei posti di lavoro. L’azienda è e continua a essere operativa”. Lo scrive la società Blutec in una nota.

 Il ministro del lavoro Luigi di Maio al fianco dei lavoratori –  “Mandiamo un grande abbraccio ai lavoratori Blutec. Tra l’altro l’azienda ha avuto accesso ad un processo di sviluppo e ora abbiamo visto gli arresti dei dirigenti, c’è la nostra totale preoccupazione per i 700 dipendenti. Devono sapere che lo Stato è dalla loro parte e non li abbandoneremo“- ha dichiarato il ministro del lavoro Luigi Di Maio appena appresa la notizia

Solidarietà e sostegno ai lavoratori dal Movimento 5 Stelle – “In questi mesi siamo sempre stati al fianco dei lavoratori della Blutec di Termini Imerese. L’obiettivo del Governo, fin dall’inizio, è stato quello di prorogare la cassa integrazione per il 2019 e dare tempo all’azienda di rilanciarsi con un nuovo piano industriale per salvaguardare tutti i lavoratori. Purtroppo oggi capiamo il perché dei tanti ritardi e dei mancati investimenti da parte dell’azienda: l’arresto dei vertici conferma tutte le perplessità di questi mesi. Per questo la decisione del ministro Di Maio di contattare l’amministratore giudiziario per salvaguardare tutti i livelli occupazionali rappresenta il primo e fondamentale passaggio per tutelare i lavoratori, le vere vittime di questa storia, che questo Governo non abbandonerà”. Così in una nota Davide Aiello, portavoce del MoVimento 5 Stelle in commissione Lavoro alla Camera, impegnato da mesi sulla questione Blutec di Termini Imerese

Maurizio Landini, segretario generale della Cgil: “il governo deve trovare una soluzione per garantire i livelli occupazionali”: L’arresto dei vertici di Blutec è un fatto “molto grave. È importante che il ministero dello Sviluppo economico, dove sono stati fatti gli accordi, riconvochi tutte le parti per affrontare la situazione e lo faccia in tempi rapidi”. Lo ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini, a margine della cerimonia per i 60 anni del Cnel, aggiungendo: “il governo deve farsi garante di trovare una soluzione per Termini Imerese e di tutelare i livelli occupazionali”.

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