72% dei francesi sostiene i gilet gialli

Il 90% invece ritiene che l’esecutivo non si sia mostrato all’altezza della situazione.

Il 72% dei francesi continua a sostenere i gilet gialli. Lo rivela un sondaggio Harris interactive per RTL e M6 condotto dopo la manifestazione di sabato. Si tratta di una percentuale paragonabile a quella registrata prima della prima grande giornata di mobilitazione di piazza del 17 novembre. Più di otto francesi su 10 però disapprovano il ricorso alla violenza. Il 90% invece ritiene che l’esecutivo non si sia mostrato all’altezza della situazione.

Il premier francese Edouard Philippe riceverà domani una delegazione dei gilet gialli promotori attraverso il ‘Journal du dimanche’ di un appello al dialogo e di una condanna delle violenze legate al movimento di protesta: Cédric Guémy, portavoce del movimento dei ‘gilet gialli liberi’, presenti in 13 regioni, tra cui la Corsica, ha confermato che andrà domani a Matignon per avviare il dialogo. “Chiediamo il congelamento del rialzo delle tasse sui prodotti petroliferi al primo gennaio. Ma questo non basterà, bisognerà avviare negoziati di sostanza”, ha spiegato a BFMTV. Nel Journal du dimanche, una rappresentanza di gilet gialli aveva chiesto al governo di trovare una soluzione e una risposta di fronte alla mobilitazione. I gilet gialli liberi spiegano di essere “cittadini impegnati in rappresentanza della Francia che soffre e si sente trascurata”.

Intanto, due giorni dopo gli scontri a Parigi,  la Procura ha annunciato che sono comparse davanti ai magistrati 139 persone  e convalidati 111 arresti.  Su 378 persone arrestate, di cui 33 minori, 81 procedimenti contro maggiorenni si sono risolti in un non luogo a procedere. Tra le persone deferite alla magistratura, molte saranno processate tra oggi e domani con rito immediato al tribunale di Parigi.

Macron è intanto rientrato ieri dall’Argentina. Il suo programma ufficiale, reso noto ieri sera dall’Eliseo non prevede nessun evento per la giornata di oggi. E’ dunque Edouard Philippe a gestire per il momento la crisi più grave dell’era Macron, sottolinea Le Point.

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