Il 39enne napoletano Fabio Manduca ritenuto l’investitore del tifoso
Svolta nell’inchiesta sulla morte di Daniele Belardinelli, il tifoso del Varese (nella foto) travolto e ucciso da un’auto a Milano, lo scorso 26 dicembre, durante gli scontri prima di Inter-Napoli. Arrestato a Napoli, con l’accusa di omicidio volontario, il 39enne Fabio Manduca. Per gli inquirenti, investì la vittima e accelerò per passargli sopra con la sua Renault Kajar, al culmine dei tafferugli scoppiati tra opposte tifoserie all’angolo tra via Novara e via fratelli Zoia. Secondo la ricostruzione Manduca, duecento metri più avanti al punto dell’investimento, si fermò a controllare se la vettura fosse ammaccata e recasse tracce di sangue, assieme ai 4 passeggeri. Effettuato il controllo, decise di proseguire, entrando allo stadio come se nulla fosse. Per il gip Guido Salvini, che ha firmato l’ordinanza cautelare, dalle parole e dai comportamenti di Belardinelli “emerge con chiarezza che Manduca ha piena consapevolezza dell’investimento”. Al telefono con un amico, il 6 aprile scorso, il 39enne avrebbe ammesso di aver travolto l’ultrà del Varese: “Qual omicidio, chill se vuttat iss annanz a machin, fra’ (quale omicidio, quello si è buttato sotto la macchina, fratello ndr). Manduca fa parte dei Mastiff, storico gruppo della curva azzurra, un tempo capeggiato da Gennaro De Tommaso, detto ‘Genny a carogna’.
Il gip scrive: Manduca ha diretto “la propria autovettura in accelerazione in direzione della vittima senza alcuna manovra diretta ad evitarne l’investimento”, e inoltre “il sorpassamento del corpo” denoterebbe una “particolare indole violenta dell’indagato ed una elevata pericolosità criminale”. Il 39enne risulta avere precedenti di reati contro il patrimonio Per il gip, inoltre, solo grazie a ulteriori testimonianze dei presenti, sinora assai poche, si potrà accertare se il gesto dell’indagato sia una “scelta volontaria di passare sopra il corpo steso a terra con esiti quasi inevitabilmente letali” . Lunedì l’interrogatorio davanti al giudice Salvini.