Scherzo telefonico a Tosel: “Verdetto su Higuain anticipato da me. De Laurentiis? Poco amato”

Il giudice sportivo interpellato da Radio Marte parla della fuga di notizie sulla squalifica all’argentino: “Mi hanno telefonato giornalisti e ho spiegato loro, come sempre faccio, aspetti tecnici”

“E’ capitato mi ha telefonato quella della Gazzetta e altri 3-4 giornalisti per chiedermi che vento tirava come entità. E come sempre faccio, da accordi decennali con la stampa, ho detto loro ‘vi spiego gli aspetti tecnici’ dando per scontato che la mia decisione è sugli atti pubblici ufficiali, il referto”. Nel giorno della stangata ad Higuain e al Napoli, il giudice sportivo Gianpaolo Tosel subisce uno scherzo telefonico dalla trasmissione radiofonica “La Radiazza”, in onda su Radio Marte. E svela di esserci lui dietro la fuga di notizie che ieri ha consentito ad alcuni quotidiani di anticipare il verdetto. “Ho spiegato che  – dice Tosel – se l’arbitro avesse scritto ‘pressione con le mani’, si finiva nella violenza e quindi ci volevano otto giornate oppure, come quello di Firenze, era 1+3”. Il giudice sportivo si riferisce alle quattro giornate di squalifica inflitte nel 2014 a Borja Valero per aver appoggiato la mano sulla spalla dell’arbitro Gervasoni dopo essere stato espulso in un match contro il Parma. Il conduttore Gianni Simioli ha chiamato Tosel qualificandosi come Raimondo Ubini, personaggio di fantasia. Al giudice ha domandato del diverso trattamento riservato a Higuain e Bonucci, pizzicato con la testa su quella dell’arbitro Rizzoli nel derby di Torino. “Parli di Bonucci? No – dichiara  Tosel – l’arbitro lì non ha riferito nulla. Su Higuain invece l’arbitro ha scritto che al cartellino rosso, Higuain gli ha rivolto un’espressione ingiuriosa appoggiandogli le mani sul petto, ma senza esercitare pressione. La funzione del giudice sportivo non è di vedere la televisione. Su Bonucci, che ho sentito citare venti volte nelle ultime ore, non c’e’ traccia di nulla nel referto arbitrale. Io posso dire e commentare solo il dato obiettivo, un arbitro l’ha messo nel referto arbitrale e l’altro no”. Simioli chiede anche dei suoi rapporti personali con il presidente del Napoli, De Laurentiis. “Qualche volta  – risponde il giudice – lo incontro in Lega. Che sia un personaggio non particolarmente amato, questo è scontato”.

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