Valle di Maddaloni, debito estinto con soldi del Comune: sindaco indagato con altri cinque

Giovanni Pascarella avrebbe ideato un sistema per non pagare, con l’aiuto degli altri indagati, facendo apparire, con apposita delibera del Consiglio comunale, il suo debito come un debito “fuori bilancio” dell’Ente, che ha provveduto a pagare l’importo

Avrebbe ideato un sistema per non pagare, con l’aiuto degli altri indagati, facendo apparire, con apposita delibera del Consiglio comunale, il suo debito come un debito “fuori bilancio” dell’Ente, che ha provveduto a pagare l’importo. E’ quanto contestato a Giovanni Pascarella, sindaco di Valle di Maddaloni, nel Casertano, a cui è stato notificato un avviso di conclusione indagini per il reato di peculato emesso dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Nelle indagini dei carabinieri di Maddaloni, emerge che il primo cittadino avrebbe approfittato del proprio ruolo, e della complicità di consiglieri comunali e funzionari, per estinguere con soldi pubblici un debito da quasi 70mila euro contratto nell’ambito della propria attività di imprenditore edile. Con Pascarella sono stati raggiunti dall’avviso, per lo stesso reato, anche il vice-sindaco Raffaele Monaco, i consiglieri comunali Agostino Renzi e Alfonso Vigliotta, il funzionario responsabile dell’area amministrativa Pasquale Saccone e quello dell’area economico-finanziaria Domenico Farina. Pascarella era stato destinatario di alcuni provvedimenti del Tribunale civile che aveva disposto a suo carico il pignoramento del quinto dello stipendio a garanzia di debito di 67mila euro contratti durante la sua attività di costruttore.

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