Michele Sangermano, ritenuto appartenente all’omonimo clan, accusato di ricettazione e detenzione illegale di arma da fuoco clandestina. Denunciato per gli stessi reati un parente che era con lui

I due sono ritenuti dagli investigatori elementi del clan Sangermano, che opera nell’area di Nola. A San Paolo Belsito i carabinieri hanno Michele Sangermano, 39 anni, del posto: è accusato di ricettazione e detenzione illegale di arma da fuoco clandestina e munizioni. Denunciato per gli stessi reati un suo congiunto, di 48 anni, di Avella, provincia di Avellino.  Sangermano è stato fermato per un controllo mentre percorreva via provinciale per Lauro alla guida della sua 159. E’ stato trovato in possesso di 1.445 euro in banconote di vario taglio, di cui non avrebbe saputo giustificare il possesso. Durante perquisizioni nella sua abitazione, in un deposito e in un terreno agricolo di sua proprietà, i carabinieri hanno trovato una pistola semiautomatica calibro 6,35 con matricola abrasa, colpo in canna e 4 cartucce nel caricatore, nonché 30 cartucce calibro 12 caricate a pallettoni.