Napoli: la Cisl proclama due giorni di sciopero nel settore rifiuti

Denunciati atti vessatori e violazioni delle normative contrattuali

La Fit Cisl ha indetto due scioperi nel settore rifiuti. Venerdì 8 marzo in SapNa e il 19 marzo in Asìa “per mancato rispetto degli accordi aziendali”. “Per i circa 350 dipendenti della società e per tutto il movimento sindacale c’è molta preoccupazione. Dopo vari tavoli istituzionali rimane l’incertezza sul futuro dell’Azienda e sui livelli occupazionali dei dipendenti, perché appare evidente la volontà di due ATO su tre di smembrare l’azienda e creare aziende di smaltimento rifiuti ognuna competente per il proprio ambito. Abbiamo tentato in tutti i modi di far capire l’insostenibilità sia dal punto di vista economico, ma anche gestionale (ci troveremo di fronte ad impianti come ad esempio quello  del Comune di Napoli e degli altri Comuni che compongono l’Ato 1, in continua sofferenza, mentre altri impianti che non andrebbero mai a pieno regime), per non parlare poi dell’aumento delle tariffe ai cittadini e il rischio di non poter salvaguardare tutti i livelli occupazionali dell’attuale SAPNA“, fa sapere Ciro Bernardo, coordinatore regionale igiene ambientale Fit Cisl Campania. Che aggiunge una denuncia: “Dipendenti di alcune aziende private vengono mandati, in orario di lavoro, a sottoporsi a visita medica periodica, in centri convenzionati e contestualmente contestati per abbandono del posto di lavoro e truffa“; ci sono lavoratori allontanati con effetto immediato dal posto di lavoro e sospesi ad horas (contravvenendo anche alle procedure disciplinari) per aver segnalato l’impossibilità ad uscire in servizio con un automezzo che non poteva circolare; oppure assistiamo a tentativi di colpire al cuore il sindacato facendo continue pressioni sui delegati e addirittura tentando trasferimenti ad horas su cantieri fuori regione”.

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