La legge per il salario minimo sarà approvata, fissata soglia di almeno 9 euro l’ora

Un tetto sotto il quale nessuna contrattazione sindacale potrà scendere per garantire il diritto ad una retribuzione dignitosa

Camerieri, giardinieri, autisti, pizzaioli, guardie notturne, centralinisti, queste le categorie di lavoratori che oggi percepiscono inferiori ai 9 euro lordi. Tre milioni di lavoratori secondo l’Istat che percepiscono salari da fame. Tre milioni di lavoratori vittime dei governi dell’austerità. Tre milioni di lavoratori che potrebbero beneficiare di salari più dignitosi grazie all’approvazione della legge sul salario minimo che si appresta ad approvare il governo accogliendo una proposta di legge del Movimento 5 Stelle. Con il Salario Minimo Orario questi lavoratori, insieme alle loro famiglie, inizieranno a vedersi garantito il diritto ad una retribuzione dignitosa, come sancito dall’articolo 36 della nostra Costituzione.  “Il salario minimo si farà, perché è nel contratto! E perché già esiste in molti Paesi europei – sottolinea il vice premier e ministro del lavoro Luigi di Maio –  Il secondo dato è la proposta: nella legge  prevediamo di fissare per legge una soglia di almeno 9 euro lordi l’ora al di sotto della quale non si può scendere. In sostanza, contratti da 3 o 4 euro l’ora come se ne vedono oggi non saranno più consentiti, perché 3 o 4 euro l’ora non è lavoro, è schiavitù. Nei giorni scorsi un piccolo imprenditore su un quotidiano del Sud si lamentava di non riuscire a trovare personale per la stagione estiva e per questo dava la colpa al reddito di cittadinanza – evidenza Di Maio –  Ormai è sempre colpa del reddito di cittadinanza, anche se scivoli dalle scale o ti macchi il vestito è colpa del reddito. Ironia a parte, l’offerta dell’imprenditore erano 800 euro al mese per otto-dieci ore di lavoro al giorno, 6 giorni a settimana su 7. Se fate un rapido calcolo siamo a meno di 3 euro l’ora. Ora capite perché non ha ancora trovato personale?”.

Una questione di giustizia sociale ma non solo. “È infatti confermato dalla scienza economica che i Paesi con minori diseguaglianze crescono più velocemente, anche perché salari più alti spingerebbero in alto i consumi e la domanda interna, con grande beneficio per il commercio al dettaglio e le nostre piccole medie imprese”, argomenta in una nota il Movimento 5 Stelle –  Veniamo da anni di politiche che hanno massacrato i lavoratori e con essi i nostri imprenditori. Tra disoccupazione dilagante, precarizzazione contrattuale e contrazione dei salari reali, gli italiani hanno pagato un prezzo salatissimo”.  “Il salario minimo orario è un tetto sotto il quale nessuna contrattazione sindacale potrà scendere, e nella nostra proposta di legge si prevede naturalmente che questo salario orario crescerà di anno in anno adeguandosi al costo della vita – sottolinea ancora il Movimento 5 Stelle – Altrimenti l’aumento dei prezzi eroderebbe il potere d’acquisto e i redditi reali delle nostre famiglie”. Non lo possiamo permettere. “Il 2018 è stato l’anno del Decreto Dignità, che ha restituito valore alla stabilità contrattuale, il 2019 è stato l’anno del Reddito di cittadinanza, che ha posto un argine al fenomeno dilagante della povertà e dell’esclusione sociale, prima del 2020 porteremo a casa anche il Salario Minimo Orario, il terzo pilastro della nostra politica sociale – conclude la nota –  Ciò che abbiamo sempre promesso stiamo realizzando, con buona pace di chi infanga quotidianamente il nostro lavoro per i cittadini”

                                                                                                              Ciro Crescentini

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