
Iniziativa avviata lo scorso novembre, promossa dalla Consulta femminile sulla condizione delle donne della Regione Campania
L’iniziativa era stata avviata nel novembre dello scorso anno. Si è concluso il progetto “Donne ne le carceri: alimentazione corretta e attività motoria per il benessere fisico in regime di detenzione”. I traguardi: uno sguardo al benessere psicofisico, un percorso di formazione in vista del reinserimento post-detentivo. Il progetto – promosso dalla Consulta femminile sulla condizione delle donne della Regione Campania, affidato alla cooperativa Orsa Maggiore – era stato proposto da Antonella Cotumaccio, Consigliera dell’Ordine dei Periti Industriali di Napoli e componente della Consulta Femminile della Regione Campania. Ad approvarlo, la sottocommissione regionale dell’organismo di parità, in cui siedono – oltre alla Cotumaccio, la presidente pro tempore Simona Ricciardelli, Giusi Acampora (Ordine dei Consulenti del Lavoro) e Laura Capobianco (Sel) e Sara Perrotta (Onda Rosa).
L’occasione per mantenere accesi i riflettori sulla condizione delle donne nei penitenziari, ma anche per realizzare momenti formativi finalizzati al reinserimento delle future ex detenute nel contesto familiare, sociale e lavorativo. In più, l’opportunità per aprire le porte della casa circondariale allo svolgimento di attività psicofisiche, curate da Giovanna Rosco, docente di Zumba, e alla sana e corretta alimentazione, sotto l’occhio esperto della nutrizionista Giuliana Gnocchi.
Venti, complessivamente, gli incontri con le detenute, ciascuno della durata di un’ora e mezzo per complessive di 30 ore di attività. Venticinque le donne coinvolte seppure con una quota parte di rotazione tra le partecipanti dovuta al regime detentivo delle stesse o a occasioni l’inserimento in percorsi lavorativi, la scarcerazione definitiva, il trasferimento in altro penitenziario, udienze o colloqui.
L’intero progetto è stato curato e realizzato con la costante presenza dell’educatrice della cooperativa, Antonella Bizzarro, per garantire ascolto, continuità e rilevazione dei bisogni delle partecipanti.