C’eravamo tanto amati: ballottaggio Benevento, volano gli stracci tra gli ex alleati Pd e Mastella

Veleni nelle urne: i dem accusano l’ex ministro di scarsa trasparenza per vicende immobiliari e presunte accuse di un pentito, lui replica con le querele

Il matrimonio tra Pd e Mastella è andato in frantumi da quel dì, quando lo statista di Ceppaloni mandò all’aria il governo Prodi e tornò armi e bagagli con Berlusconi. Ma l’antico attrito fa di nuovo scintille per il ballottaggio di domenica a Benevento. L’ex ministro della giustizia (ma soprattutto di grazia) è bersaglio dei dem, e reagisce a suon di annunci di querela. Come ricostruisce ilquaderno.it, il Partito Democratico due giorni fa ha sferrato un duro attacco a Mastella & family in conferenza stampa, presenti il sottosegretario Umberto Del Basso De Caro, il consigliere regionale Mino Mortaruolo e il segretario cittadino Carmine Valentino. Si passa all’artiglieria pesante tirando fuori articoli di stampa sulle accuse del pentito casalese Caterino “di aver conosciuto Franco Zagaria – cognato defunto dell’omonimo boss e trait d’union tra la Regione e il clan – a Telese Terme, tramite Clemente Mastella”. Nel mirino finiscono anche l’acquisto di alcuni immobili ed Il Campanile, l’indimenticato organo ufficiale dell’Udeur. “Non siamo un’aula di tribunale, non ci interessa  – ha detto Valentino – il profilo penale della vicenda, ma c’è una questione morale di cui Clemente Mastella deve dar conto ai beneventani. Chiunque si candida ad amministrare una città dovrebbe farlo”. E infine i dem rinfacciano all’ex ministro di aver sottoscritto, nel 2004, ” 5 atti di compravendita immobiliare per altrettanti appartamenti a Roma intestati alla moglie e ai figli, , per un ammontare di circa un milione e 400 mila euro.”. Raffaele Del Vecchio, rivale per la poltrona di sindaco, rincara: “Provo forte imbarazzo e molta inquietudine, come beneventano e come italiano, per le vicende emerse nella conferenza stampa del Pd e riguardanti Clemente Mastella. Questioni che mi fanno rabbrividire. Un sindaco deve essere innanzitutto un esempio di trasparenza”.

 

La replica di Mastella però non tarda: Del Vecchio e Valentino sono querelati “con ampia facoltà di prova”. Lo stesso annunciano i i figli dell’ ex guardasigilli Pellegrino ed Elio. “In città è un profluvio di manifesti allusivi, affermazioni diffamatorie e volantini con gravissime accuse – tuona un offeso Mastella – Comportamento che non può essere tollerato. Il Partito Democratico ha utilizzato rilievi e circostanze di oltre 12 anni fa. Non solo non considera che ogni dettaglio della mia vita personale e familiare è stato vagliato da tribunali e procure di tutta Italia, senza alcun esito giudiziario, ma ha finanche citato questioni di cui io non ho mai avuto notizia”. E ancora: “Mi chiedo: come si possano conoscere tali presunti atti che o sono segreti o che nemmeno al diretto interessato sono mai stati addebitati?”. Domenica si torna alle urne da (quasi) zero a zero: al primo turno Del Vecchio ha raccolto 13.013 voti (33.46%) e Mastella 13.079 consensi (33.63%). E gli ex alleati se le daranno ancora di santa ragione.

(Foto Clemente Mastella/Fb)

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