Le scioccanti rivelazioni del fondatore del partito

Una scioccante sortita agita ancora le acque nel Pd: Walter Veltroni smentisce di non volere il partito all’opposizione. Eppure, viene difficile dare torto al fondatore del Partito Democratico. “Caro Direttore – scrive in una lettera aperta a Luciano Fontana – leggo sul Corriere della Sera del 3 marzo (in realtà è 3 aprile, è già una spia della sua lucidità, ndr) che starei preparando un «appello di intellettuali» non so bene per cosa. Volevo dire a lei e ai suoi lettori semplicemente che non è vero, che è una totale e inutile invenzione”. E qui già è facile la verifica: cosa c’entra, in effetti, Veltroni con gli intellettuali? “Come lo è la notizia – aggiunge l’ex leader del Pd – che starei convergendo con altre persone per oscuri disegni orditi con l’obiettivo di impedire al Pd di stare all’opposizione. Anche questa è una totale e inutile invenzione. Infatti le persone con cui starei convergendo —Franceschini e Orlando e su altri giornali ho letto anche Letta e Prodi — non le ho mai sentite negli ultimi mesi”. Anche stavolta crediamo a Veltroni sulla parola: Orlando, Franceschini, per non parlare di Letta e Prodi, non sarebbero oggi in condizione di tramare neppure contro l’amministratore del loro condominio. Ma quello di Veltroni è, ormai, un crescendo inarrestabile. “Il Pd non ha bisogno di fake news, di intrighi, di minacce di scissione, di convergenze tra capi di correnti della Margherita o dei Ds”. Infatti: per liquidarlo bastano, adesso, gli elettori. “Leggo inoltre, sempre in quell’articolo – insorge infine Walter -, che si progetta realmente , da parte di anonimi «entourage», di andare «oltre il Pd». Lo ritengo molto grave. Io invece penso che il Pd sia un punto di approdo decisivo per la lunga storia del centrosinistra italiano”. E anche qui il fiuto di Veltroni vede giusto: il centrosinistra, con il Pd, è approdato alla fine della sua lunga storia.