Scalfari: “Tra Salvini e Di Maio sceglierei Di Maio” – L’angolo sticazzi

Modalità riposizionamento: il “fondatore” di Repubblica benedice il leader grillino e lo incorona capo del  “grande partito della sinistra moderna”. Due mesi fa gli preferiva perfino il Caimano Berlusconi

Modalità riposizionamento, fate largo a Eugenio Scalfari. “Chi sceglierei fra Di Maio e Salvini? Un tempo li consideravo uguali. Nel senso che non si votano. Perché erano al centro uno della chiusura e l’altro del populismo, il movimento grillino. Oggi tra Salvini, che è quello di prima, e Di Maio che sembra radicalmente cambiato, sceglierei Di Maio”. Il “fondatore” di Repubblica, principe dei giornalisti italiani, diventa l’avanguardia del movimento. I 5 stelle? No, il grande movimento di 180° che, da 48 ore, impegna buona parte della stampa nazionale. Una strambata degna della America’s cup, in cui si deve rendere credibile che i grillini, fino a 2 giorni fa “grullini”, “populisti” ed “eversivi”, oggi sono da applaudire spellandosi le mani. L’acrobazia dell’ineffabile “fondatore” arriva nel salotto di diMartedì su La7. Davanti allo stesso Giovanni Floris a cui, lo scorso novembre, Scalfari confessò impudente:  “A chi affiderei il governo del Paese, dovendo scegliere tra Berlusconi e Di Maio? Sceglierei Berlusconi“. Cioè al capo politico del M5S preferiva quello da lui bollato, per 20 anni, come il Caimano, l’incandidabile, il pregiudicato, l’impresentabile, l’impunito, emulo di Mussolini. Ora però, dopo ben 2 mesi e mezzo, “il fondatore” rivede il giudizio su Di Maio. “Ha dimostrato un’intelligenza politica notevole – si compiace -, perché di fatto il Movimento è diventato un partito. Lui addirittura ha steso la lista dei ministri e l’ha voluta portare al Quirinale”. In un crescendo di piroette, arriva l’apostasia definitiva, con strizzata d’occhio e promessa di voto: “Facendo un’alleanza con il Pd non è che ci sono due partiti, diventa un unico partito, Di Maio è il grande partito della sinistra moderna. Allora la faccenda cambia, se lui diventa la sinistra italiana voterò per questo partito. Se questo partito (l’alleanza Pd-M5S, ndr) diventa un partito di maggioranza assoluta, Mattarella ha un governo che ha la maggioranza assoluta. Renzi ha detto no, ma Di Maio non parla di alleanza con Renzi ma di alleanza con il Partito Democratico”. Capito? Come diceva James Russell Lowell, solo i morti e gli stupidi non cambiano mai opinione. E Scalfari, a 94 anni, non solo è vivo e vegeto, ma è sempre molto intelligente: infatti è stato  fascista (nel ventennio), radicale, socialista, berlingueriano, demitiano, dalemiano, renziano, prima di sdoganare Berlusconi e infine Di Maio.

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