L’ex ministro Diliberto: “Ora insegno diritto romano ai cinesi” – L’angolo sticazzi

L’ex leader dei Comunisti Italiani non concedeva interviste da 5 anni: perché interrompere l’opportuna decisione?

Lo sticazzi amarcord ce lo regala il Corriere della Sera. Meglio di una puntata di “Chi l’ha visto?”, il quotidiano scova Oliviero Diliberto, ex ministro della giustizia del governo D’Alema ed ex leader dei Comunisti italiani, una delle sigle allegramente dedite alla scissione dell’atomo a sinistra. Diliberto non concedeva interviste da 5 anni, “da quando la mia parte politica fu sconfitta disastrosamente” nel 2013. E subito ci chiediamo: perché interrompere l’opportuna decisione? Ma lui è già partito con il rito post sessantottino dell’autoflagellazione, e via a randellare la sua generazione, che “ha fallito. Il suo unico dovere morale è scomparire”. Ma Diliberto, invece, è ritornato. E ci comunica che non si occupa più di politica, ma insegna diritto romano in Cina, nell’ateneo di Wuhan. Anzi, spiega che sta aiutando il governo di Xi Jinping ad adottarlo nel proprio codice civile. Guardiamo in prospettiva: di questo passo, a Pechino recepiranno tra duemila anni, finalmente, i diritti umani riconosciuti dalle costituzioni del 1900.

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