L’attore si concede ai taccuini a Palazzo Madama, dove è accolto con gli onori che si convengono. “Non è la prima volta” precisa pleonasticamente lui
Forza Italia resetta la classe dirigente, come minacciava da tempo un Berlusconi stufo del teatrino della politica. E in Campania avanza l’autorevole candidatura di Antonio Zequila, al secolo “er mutanda”. “Potrei candidarmi, why not?” dice con lessico allusivo il 51enne attore a La Stampa. Zequila si concede ai taccuini a Palazzo Madama, dove è accolto con gli onori che si convengono. “Non è la prima volta” precisa pleonasticamente lui. L’uomo passato alla storia per l’epica sfuriata in tv con Adriano Pappalardo. “Difesi mia mamma, le signore mature mi stimano” rievoca solenne Zequila, pregustando le torme di donne in fila al seggio elettorale. E in un crescendo di modestia aggiunge: “Ora anche il Papa mi ha riabilitato. Ha detto che se qualcuno tocca sua madre lui gli dà un pugno. Vorrà dire che la prossima volta tirerò un cazzotto”. Sì, alla politica mancava “er mutanda”.
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