Dopo le indagini svolte nei primi 57 Comuni della Campania

ROMA – Il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, Gian Luca Galletti, e della Salute, Beatrice Lorenzin, hanno firmato il decreto interministeriale per l’interdizione di alcuni terreni dall’uso agricolo, dopo le indagini dirette svolte nei primi 57 comuni della Campania che insistono nella “Terra dei fuochi”. A seguito dei nuovi risultati, si legge in una nota, sono stati definiti i terreni che possono essere destinati alle produzioni agroalimentari, i terreni che possono essere destinati solo a determinate produzioni agroalimentari, i terreni che non possono essere destinati alla produzione agroalimentare, ma esclusivamente a colture diverse in considerazione delle capacità fitodepurative e i terreni che non possono essere utilizzati per la produzione agroalimentare o silvopastorale.

Complessivamente per i siti con livello di rischio presunto 5 e 4, su un totale di 42,95 ettari di superficie agricola classificata, risultano nella classe A (terreni idonei alle produzioni agroalimentari) 15,53 ettari pari al 36,1%. Rientrano, invece, nella classe D (terreni con divieto di produzioni agroalimentari) 15,7 ettari pari al 36,7%. I rimanenti 11,6 ettari, pari al 27%, rientrano nella classe B (terreni con limitazione a determinate produzioni agroalimentari in determinate condizioni). E’ inoltre vietata l’immissione sul mercato dei prodotti delle singole colture per i terreni in classi di rischio 3, 4 e 5 degli ulteriori 31 comuni che saranno oggetto d’indagine. Al momento della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, saranno allegate le particelle relative ai terreni in questione e le informazioni sulle indagini dirette svolte saranno pubblicate in rete così come avvenuto con la relazione 10/3/2014.

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