L’aggressore è salito ieri sera al Vomero ed è stato prelevato dalle forze dell’ordine alle 3 del mattino. Per il guidatore 7 giorni di prognosi

NAPOLI – Notte di follia su un autobus Anm. Il bollettino registra l’ennesima aggressione ad un autista, con l’assalitore barricato sul pullman fino alle 3 del mattino. L’incubo inizia al Vomero, in via Cimarosa, verso le 23. Quando quell’uomo intorno ai 50 anni sale alla fermata della linea 532, il conducente non immagina quanto avverrà di lì a poco. L’utente gli chiede di portarlo in piazza Garibaldi, meta fuori dal percorso dell’autobus. Vista l’insistenza, giunti in piazza 4 giornate, per risolvere la grana l’autista consiglia all’uomo di scendere e di recarsi alla vicina stazione della metropolitana. Al suo ennesimo rifiuto però l’uomo reagisce colpendolo con schiaffi e pugni. Il guidatore telefona ai carabinieri della stazione Vomero, di stanza a pochi metri. Ma si sente rispondere che l’intervento è possibile soltanto previa chiamata al 112. I minuti passano, e l’energumeno non desiste. Lungo il tragitto, l’autista fa scendere gli altri passeggeri. Giunto allo stazionamento di via Picasso, a Pianura (nella foto), scende anche lui e allerta le forze dell’ordine. Sul posto arrivano polizia municipale, polizia di Stato e un’ambulanza del 118 con personale del servizio igiene mentale a bordo. Da quel momento inizia un’estenuante trattativa con l’aggressore, che non vuole saperne di scendere dal mezzo e si aggrappa ai sostegni. Sarà portato via soltanto a notte fonda. Per l’autista un trauma contusivo al volto e 7 giorni di prognosi. “La nostra cabina di guida- chiosa amaro – è attaccabile da chiunque, dalle baby gang all’utente inferocito. Occorrono maggiori misure di sicurezza”. “Sono anni  – afferma Adolfo Vallini del coordinamento provinciale Usb – che chiediamo sistemi di sicurezza attivi e passivi per garantire l’incolumità del personale e dell’utenza: Videosorveglianza su tutta la flotta aziendale e sui capolinea a rischio. Acquisto di autobus con cabine antiaggressione, a partire dai 60 previsti per la fine del 2015. Presenza di personale a bordo vettura,  vigilantes, sulle linee e negli orari maggiormente a rischio. I conducenti  – aggiunge – continuano ad essere vittime di baby gang e squilibrati, intervenga il Prefetto e metta fine a questa pericolosa ondata di violenza”.

Gianmaria Roberti

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