Blitz nei confronti dei gruppi camorristici attivi nella zona
NAPOLI – Dalle prime ore dell’alba carabinieri del Nucleo Investigativo e poliziotti della Squadra Mobile di Napoli stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di cattura emessa dal GIP su richiesta dalla locale Dda nei confronti di una cinquantina di persone ritenute affiliate al cartello camorristico “Ferraiuolo – Stolder”e al gruppo “Del Prete” (collegato al clan Mazzarella), entrambi attivi prevalentemente del quartiere Forcella e in conflitto tra loro per la gestione delle attività illecite. Nei confronti degli arrestati le accuse vanno dall’associazione di tipo mafioso, all’associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, omicidio, estorsione, porto e detenzione di armi comuni e da guerra. In 50 sono stati arrestati, 4 sono finiti ai domiciliari. Tra gli arrestati ci sono anche due persone che effettuavano il servizio di vigilanza presso l’ospedale Ascalesi di Napoli, accusate di concorso esterno in associazione mafiosa. L’ospedale di Forcella era infatti utilizzato dai clan Ferraiuolo-Stolder quale base operativa per le riunioni anche con esponenti di altri clan, per custodire armi e droga, nascondersi dalla polizia o da agguati di altre fazioni camorristiche. Situazione che si verificò il 21 maggio del 2012, quando dopo il tentato omicidio di Salvatore Del Prete, ricoverato appunto all’Ascalesi, gli affiliati del clan Ferraiuolo provarono a chiedere soccorso per Giovanni Saggese, anch’egli rimasto ferito (poi morto), ma vennero avvertiti da uno dei vigilanti che sul posto c’erano alcuni affiliati al clan Del Prete/Mazzarella, armati.
Tra i destinatari dell’ordinanza c’è Gianmarco Lambiase, il 21enne ucciso domenica sera nel quartiere Ponticelli di Napoli. L’omicidio, ha spiegato il procuratore della Repubblica di Napoli Giovanni Colangelo, presenta «una chiara matrice camorristica».