Maxi pignoramento da 82 mln, il Comune di Napoli cerca transazione: “Ecco la verità”

La questione sollevata dal capogruppo comunale del Pd, Valeria Valente: “Fare chiarezza ad horas”. Palazzo San Giacomo: “Proposto ricorso in Cassazione, contatti con la Presidenza del Consiglio dei Ministri per avviare il percorso transattivo più volte sollecitato e liberare l’ente da un debito gravoso per il quale ha solo una minima responsabilità”

E’ una vicenda che è nata dai lavori per la ricostruzione post terremoto ’80, si è trascinata per quasi 40 anni ed è esplosa oggi, creando un grave problema a Palazzo San Giacomo. A farla emergere Valeria Valente, capogruppo comunale del Pd, che ha chiesto “chiarezza ad horas” rispetto alla “notizia che circola in queste ore” relativa a “un sequestro preventivo subito dal Comune di Napoli di 98 milioni di euro, corrispondenti alla giacenza di cassa in quel momento a disposizione dell’ente, per effetto di una sentenza della Corte d’Appello di Napoli che ha disposto il pignoramento di circa 124 milioni di euro, mai saldati, a favore del Consorzio Ricostruzioni Otto, autore di lavori di ricostruzione di edilizia abitativa a valere sulla vecchia legge 219”. Il Comune ha risposto con una nota articolata, con cui si riferisce che “effettivamente il Consorzio CR8 è titolare di un credito pari a 82 milioni di euro” e che “ciò scaturisce da una sentenza della Corte d’Appello di Napoli, che ha confermato un lodo arbitrale del 2003, relativo a una concessione di lavori di ricostruzione post terremoto affidata il 31 luglio 1981 e, con successivi atti aggiuntivi, dall’ex commissario straordinario di Governo, cui il Comune è subentrato nel lontano 1996”. Gli addebiti mossi “concernono – afferma Palazzo San Giacomo – nella massima parte il periodo in cui il concedente era l’Amministrazione statale” e “più volte, infatti, si è richiamata l’attenzione dell’attuale Commissariato straordinario di governo ( per la liquidazione ex L.219/81) sulla necessità che l’Amministrazione centrale si facesse carico del debito,  per la quota di sua competenza, che rappresenta circa il 90%, eventualmente con un percorso transattivo”.

Il Comune ha comunque proposto ricorso in Cassazione e un’istanza di sospensione dell’esecutività della sentenza alla Corte d’Appello, la cui udienza è fissata per il 17 agosto ma per cui si è chiesto un differimento, “d’intesa con la controparte, visto che – prosegue la nota – il Consorzio CR8 ha promosso una rinuncia al pignoramento notificato il 27 luglio, condizionandolo per l’appunto a tale differimento”. Il Comune di Napoli aggiunge che sono in corso “contatti con la Presidenza del Consiglio dei Ministri per avviare il percorso transattivo più volte sollecitato e liberare l’ente da un debito gravoso per il quale ha solo una minima responsabilità”. Ma che ora crea molti grattacapi.

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