Non avete visto Sanremo? ecco il riassunto (assai cattivo) della prima serata
Lo avete visto Sanremo? No? Avete voluto fare gli intellettuali e vi siete visti l’acclamatissimo MOONRISE KINGDOM di Wes Anderson?
Non saprete mai cosa vi siete persi, ma c’è sempre modo di rimediare.
Alle noveequalchecosa bello come un Dio sulle note di Starman entra Carlo Conti sul palco. La giacca, un poco azzeccatiella, non è male, un velvet blu immaginato apposta per il suo colore di capelli.
#garkovaiacasa
Con una professionalità che non fa rimpiangere il miglior Pippo Baudo introduce senza por tempo in mezzo il primo cantante in gara: un implume Lorenzo Fragola che mia nonna avrebbe definito senza esitazioni di sorta ‘Pulecenella spaventato da ‘e mmaruzze’. L’esibizione è penosa, Fragola non prende una nota. La buona notizia è che il brano almeno dura poco. #fragolafuoriceilsole per te Miss Italia finisce qui.
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Après Fragola inizia la promenade: la prima a scendere le scale è questa Madalina Ghinea bona come il pane, cui fanno difetto solo le sopracciglia spinzettate da una sadica estetista.
#garkovaiacasa
Seconda cantante in gara: Noemi. Belle tette. #escile, e anche, naturalmente
#garkovaiacasa
Scende la seconda valletta. La vera vincitrice del Festival, una tamarrissima Sabrina Ferilli interpretata dalla inarrivabile Virginia Raffaele.
#garkovaiacasa
La terza esibizione è quella dei Dear Jack che hanno evidentemente mutuato il loro nome da quello di un pub di provincia. Sono carucci, fanno colore, la canzone è inutile come tutte quelle scritte apposta per un Festival nato giusto 40 anni prima di loro.
#garkovaiacasa
Dopo la salita sul palco di un campione di atletica centenario e l’esibizione di Debora Qualcosa e Qualcosa Caccamo, che parono usciti dritti dritti dai peggiori anni ’90, cresce l’attesa per la terza valletta: agitando la coda arriva sul palco l’attesissimo Gabriel Garko (vai a casa).
Pennellato uguale a Carlo Conti, non scuce una parola sulla vecchina morta nell’esplosione, né sull’infelicità delle sue dichiarazioni in tema di unioni civili.
La sua insipienza fa sembrare bono perfino Carlo Conti.
#garkovaiacasa
Primo grande ospite della serata Laura Pausini, che in un siparietto assai spontaneo indossa la giacca con le mostrine della sua prima partecipazione al Festival. Finalmente un omaggio dovuto ai cari Marò.
#garkovaiacasa
Si continua con le canzoni: arrivano gli Stadio, un usato garantito, poi Arisa il cui look discutibile ha quantomeno il merito di lasciare spazio alla sua voce. Il secondo momento comico della serata (dopo Garko naturalmente) sono AldoGiovanni&Giacomo che scavano dal cascione battute del 1965.
#garkovaiacasa
Il picco di testosterone si alza con la salita sul palco di Enrico Ruggieri, vestito come un militante di Casa Pound mostra nei suoi quadricipiti scolpiti il chiaro segno della crisi di mezza età.
#garkovaiacasa
Dopo un severo test antidoping salgono sul palco anche i Blu Vertigo, finalmente qualcuno più truccato di Garko. E comunque era meglio quando si drogavano.
#garkovaiacasa
Arriva finalmente l’ospite tanto atteso Elton John. Devo essermi abbacchiata cinque minuti che non ne conservo traccia nella mia memoria, ma ho letto su facebook che era uguale a Claudio Lippi.
#garkovaiacasa
Fortunatamente mi sveglio in tempo per Rocco Hunt, salvo trovarlo che infierisce senza pietà sulla salma di un Pino Daniele degli anni migliori.
#garkovaiacasa
Chiude la serata una inutile Irene Fornaciari con un pezzo casoumano che ha se non altro il merito di accompagnarci dolcemente tra le braccia di Morfeo.
Anche Carlo Conti è molto toccato dall’esibizione che infatti a un certo punto dice, facciamo qualcosa per questi bambini che sbarcano a frotte sulle nostre coste, facciamoci un selfi.
#garkovaiacasa
La prima serata è conclusa, il dado è tratto, a stasera per le prossime dieci canzoni in gara, e soprattutto nella speranza di vedere Peppe Vessicchio.
E mi raccomando, ora e sempre #garkovaiacasa
Sarah Galmuzzi
(Foto @sanremorai/Instagram)