Proiezione al Metropolitan con il regista israeliano a vent’anni dall’omicidio del premier

NAPOLI – Amos Gitai ha scelto Napoli per mostrare, in esclusiva italiana, il suo ultimo capolavoro “Rabin the last day” , già in concorso alla 72esima Mostra del cinema di Venezia e anteprima di “Venezia a Napoli. Il cinema esteso” che avvia la programmazione della sua quinta edizione, annunciata tra il  22 ed il  25 ottobre 2015 e realizzata dall’Unione AGIS Campania e Parallelo 41 Produzioni, in collaborazione con la Biennale di Venezia – Mostra Internazionale di Arte Cinematografica. Prima della proiezione per il pubblico fatta alle 21 di ieri al Metropolitan, il film è stato presentato, in lingua originale con sottotitoli in italiano, alla stampa alle 13,30 sempre nella Multisala di via Chiaia. In 150 minuti senza intervallo con scene forti, vere e di grande impatto il regista istraeliano ha raccontato l’uccisione del primo ministro Yizhak Rabin, avvenuta al termine di un grande comizio politico organizzato nel centro di Tel Aviv, il 4 novembre 1995. Il suo assassino, arrestato sulla scena del crimine, è un ebreo osservante di 25 anni. Le indagini su questo brutale omicidio rivelano l’esistenza di un mondo oscuro e terrificante che ha reso possibile questo atto tragico. Una sottocultura di odio alimentata da una retorica isterica, dalla paranoia e dagli intrighi politici. I rabbini estremisti che condannarono Rabin invocando un’oscura decisione talmudica. Gli eminenti politici di destra che parteciparono a una campagna di incitamento contro Rabin. I coloni israeliani militanti per cui la pace significava tradimento. E gli agenti di sicurezza che videro cosa stava per succedere e non riuscirono a evitarlo. Al termine della proiezione Amos Gitai ha incontrato i giornalisti.

“Ho fatto questo film non solo come regista, ma come cittadino perché ritengo che l’apertura data da Rabin venti anni fa deve essere ricordata- ha dichiarato. Abbiamo incontrato la Corte di Giustizia che ha indagato sull’assassinio e tutto quello che avete visto corrisponde a fatti frutto di una ricerca durata due anni. E’ stato molto difficile ricostruire la scena dell’assassinio di Rabin per rendenderala quanto più vera possibile. Spero con tuttto il cuore che si riesca a riprendere il percorso di pace come lo aveva pensato il primo ministro. Purtroppo abbiamo perduto venti anni e non sarà facile, ma bisogna essere ottimisti. Il problema non è rappresentato tanto dagli ortodossi ma dalla destra politica e dall’attuale governo che ha dei toni razzisti molto forti. Per quanto riguarda il film, non mi sono ispirato a nessuno. Sono un uomo libero e decido io che cosa fare. Non ho mai fatto scuola di cinema e, come mio padre, sono architetto. Ho cominciato ad acquisire dimestichezza con  la Super 8- ha concluso-quando, da riservista partecipai alla guerra del Kippur del 1973 e filmavo dall’elicottero su cui viaggiavo”. “Un incontro importante – ha sottolineato Antonella Di Nocera,  ideatrice e coordinatrice della rassegna – con un maestro assoluto del cinema contemporaneo che abbiamo seguito, cercato, rincorso per molto tempo. Ora Amos Gitai, grazie alla sinergia con il Napoli Film Festival diretto da Mario Violini, sarà finalmente in città per mostrare, in esclusiva italiana, dopo la presentazione di Venezia, il suo ultimo capolavoro”. Il film uscirà in Israele il 4 novembre prossimo in occasione del ventennale dell’assassinio di Yitzhak Rabin. Non si conosce la data del suo ingresso nelle sale italiane. In ringraziamento per avere scelto Napoli per l’anteprima, l’Amministrazione comunale ha regalato al regista un crest con lo stemma del Comune di Napoli.

Mimmo Sica

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