“La sposa del vento”, sul palco i tormenti di Kokoschka

Il progetto di Sergio Casesi ha vinto il Festival Vissidarte 2018 dedicato ai più grandi esponenti della storia dell’arte. E da oggi al domenica è al Teatro Tram con la regia di Andrea Vellotti

Lo spettacolo nasce grazie a un progetto del Tram e del Festival Vissidarte che, lo scorso aprile, hanno indetto il premio di drammaturgia “Parole d’arte”. È la vera storia del pittore e drammaturgo austriaco Oskar Kokoschka a salire sul palcoscenico al Teatro Tram di Napoli, da oggi al domenica 25 novembre. La sua tormentata storia d’amore con Alma è protagonista dello spettacolo “La sposa del Vento”, vincitore del Premio di drammaturgia “Parole d’Arte” 2018. Ad aggiudicarsi la vittoria è stato “La sposa del vento” dell’autore milanese Sergio Casesi. Il regista cui affidare la messinscena dell’opera è stato individuato dal Tram tramite un workshop e la scelta è ricaduta su Andrea Vellotti, che ha così debuttato con lo spettacolo a settembre nell’ambito di Vissidarte e replicherà al teatro di via Port’Alba.

La sposa del vento parla d’amore, respira amore, si nutre d’amore. Un amore senza ostacoli ma con tanti vincoli, un amore totale ma singolare, un amore vero ma posticcio. La sposa del vento è amore, quello che cerchiamo tutti i giorni e che spesso ci sfugge; è quello che non vorremmo mai essere e invece perpetuiamo negli stessi errori. È l’amore di Oskar, di un grande pittore, di un uomo che ama con tutto se stesso e che arriva a fare qualsiasi cosa per soddisfare il suo desiderio d’amare.

 

Oskar Kokoschka perde la sua amata Alma: lei lo lascia, stanca delle gelosie e delle manie di possessione del giovane pittore. In Kokoschka si scatena un conflitto interiore che neanche la Grande Guerra riesce a reprimere o affievolire e così, di ritorno dal fronte, ferito esausto e solo, si dedica totalmente al suo amore che ai suoi occhi e nel suo cuore, non l’ha lasciato neanche per un attimo. L’amore perfetto non esiste. L’amore è lotta, perenne. È una guerra, fatta di continue battaglie. A meno che la persona amata non diventi un oggetto, l’oggetto del desiderio, sempre pronto ad amare e a essere amato. L’arte è una strada da percorrere, è la necessità del gesto, è l’unico modo per sopravvivere e restare attaccati a una vita e a un mondo sempre più cattivo e confuso. L’arte è veicolo d’amore.

Vellotti, classe 1982, diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, fa parte del Collettivo Nest – Napoli est Teatro, compagnia indipendente che ha aperto un teatro omonimo a San Giovanni a Teduccio.
“Una conferma del valore e della crescita del Festival Vissidarte – spiega il direttore artistico del Tram Mirko Di Martino – che, giunto alla sua quarta edizione, propone ogni anno al pubblico napoletano spettacoli, eventi, laboratori, che raccontano i più grandi pittori della storia dell’arte”.

Lo spettacolo 
Orari spettacoli:
Oggi e domani ore 21
25 novembre ore 18

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