Pubblicato il primo disco dell’artista partenopeo Francesco Bordo: dieci tracce leggere, piacevoli, dal sapore di vita vissuta
Nasov, al secolo Francesco Bordo è un napoletano che sembra riportare alla luce un folk d’altri tempi, con rintocchi della propria cultura, fondendo i propri interessi e le sonorità dei tempi odierni. La formazione artistica e il suo percorso si sviluppa tra le strade londinesi. È in queste strade che cresce il suo album d’esordio, edito Marotta&Cafiero, “Catch the biggest fish in the ocean, then what?”. Un invito ed una ricerca. Un lavoro di dieci tracce, di canzoni portate in spalla proprio come la sua chitarra. Una voce la sua, tra la timidezza, la malinconia, e il corale con delle apprezzabilissime estensioni vocali che rendono tutto l’album una continua scoperta e sorpresa. Traccia come “Dying is easy” ne è un forte esempio: leggero, contrastante e piacevole.
I titoli dei pezzi che compongono l’album sono canti d’esperienza, di vita vissuta. Di una realtà vista, assaporata e alla quale se ne contrappone una propria, appunto intima e melodica. “You, me, seagulls & the sea” è una ballata in crescendo che poi ritorna alla quiete. L’utilizzo solo di una chitarra elettrica, di semplici arpeggi, voce e pochi effeti sono bastanti a sedersi in compagnia di qualcuno e magari vedere passare i gabbiani. Magari su di una spiaggia in religioso silenzio.
I temi sono svariati e disparati: dal canto/viaggio tutto dedito ai “Natural disasters” alle umoristiche “My Friend Got Bitten By a Donkey” e “Sneezes are fun” che tradotto in italiano vale per “gli sternuti sono divertenti”. Un viaggio in due mondi in cui terra, strade e mare ne fanno da padroni. Pochi elementi che fondono culture che dopotutto tanto lontane non lo sono. Nasov, al suo fianco in questo originale percorso, è accompagnato da Ciro Tuzzi (EPO), Luca Di Maio (ex Insula Dulcamara), Stefano Pellone e Massimo Manzo (Sunneva), Sergio Salvi e Alana Sinkey “Cosmosoul”, che ne curano in modo meticoloso gli effetti e le sonorità.
Vincenzo Perfetti