Il chitarrista e cofondatore degli Eagles è morto a 67 anni. Fu anche attore di serie tv come Miami Vice e Nash Bridges

Fu cofondatore degli Eagles: il chitarrista e cantante Glenn Frey è morto a New York a 67 anni. Il decesso è avvenuto per complicazioni dovute ad artrite reumatoide, polmonite e colite ulcerosa. Il musicistaera stato operato all’intestino lo scorso dicembre

Un altro pezzo di storia della musica va via; Glenn Frey, polistrumentista, cantautore, cofondatore degli Eagles, di cui è stata anche una delle voci principali. Celebri restano: “Tequila Sunrise”, “Take it Easy”, “Lyin’ Eyes”. Sul finire della decade dei ’70 le aquile prendono il loro corso e Frey inizia la sua carriera da solista nel 1980, pubblicando il suo primo album nel 1982 “No Fun Aloud”. Intraprenderà anche una carriera come attore comparendo nelle serie tv che hanno firmato i colori degli ’80, Miami Vice e Nash Bridges. Ma partiamo da prima, dai suoi primi passi. Frey cresce nel Michigan, a Royal Oak, per poi trasferirsi a Detroit dove inizia la sua esperienza musicale come chitarrista e seconda voce in “Ramblin’ Gamblin Man” di Bob Seger. Nel 1969 si trasferisce nella città degli angeli ed è qui che nascerà un pezzo di storia, di quelli che per esserne colpiti se si è fortunati basta sintonizzare la radio al momento giusto sul canale giusto. È il 1971 quando dopo aver suonato con Linda Ronstadt cofonderà, con Don Henley, gli Eagles, in precedenza gruppo di supporto della stessa Ronstadt. Gli Eagles diventeranno uno dei gruppi principali della country music e regaleranno al mondo un evergreen, il pezzo, “Hotel California” cantato da Don Henley, all’occorrenza dallo stesso Frey, alla cui stesura partecipò lui stesso.

Ricordiamolo ragazzo, spirito libero, chitarra e voce, assieme ai suoi compagni di avventura. Immaginiamocelo “on a dark desert highway, cool wind in my hair” comodo e rilassato nel suo “Hotel California”.

Vincenzo Perfetti

(Foto Glenn Frey/Fb)