
Il noto musicista salernitano di fama internazionale, definito il maratoneta del pianoforte, si esibirà al Teatro Verdi in occasione della Stagione Lirica e di Balletto 2023
In occasione della Stagione Lirica e di Balletto 2023, con la direzione artistica di Daniel Oren, il pianista salernitano che sfida ogni limite, un maratoneta filosofo, pieno di cultura ellenica classica e capace anche di suonare a memoria cinque concerti a serata, definito dalle riviste di settore e dagli addetti ai lavori un artista totale, enciclopedico, si esibirà in concerto al Teatro Municipale Giuseppe Verdi di Salerno giovedì 18 maggio alle ore 20:00.
Il leitmotiv di questo concerto sarà il classicismo, inteso come recupero della tradizione classica greca e latina. Il pianista Emilio Aversano – già protagonista, tra gli altri, di due concerti al Teatro alla Scala in cui ha suonato col Quartetto d’archi della Scala e con I Solisti della Scala – ritrova nel mondo classico e nella Magna Graecia una sorta di energia e speranza di palingenesi culturale. Infatti la Maratona per pianoforte e orchestra (l’esecuzione di seguito di quattro concerti per pianoforte e orchestra nella stessa serata), ispirata alla folle corsa di Fidippide per annunciare agli ateniesi la vittoria dei greci nella battaglia di Maratona, è un genere esecutivo la cui invenzione è stata riconosciuta dai quotidiani Corriere della sera e Il Sole 24 ore ad Aversano, che l’ha eseguita più volte a Milano (Sala Verdi del Conservatorio e Teatro Dal Verme), oltre che a Lipsia (Gewandhaus), Berlino (Universität der Kunst), Vienna (Sala d’oro del Musikverein).
Il programma della serata
Lo spettacolo che avrà una durata di circa 90 minuti, compreso l’intervallo, comprende l’esecuzione di opere dei seguenti compositori: Franz Schubert, Ludwig Van Beethoven, Domenico Scarlatti e Fryderyk Chopin.
Riguardo il programma della serata, queste le parole del M° Aversano:
“È l’afflato verso il mondo classico ad ispirare la scelta di presentare in programma due Sonate di Domenico Scarlatti e due Sonate di L. Van Beethoven, oltre che due improvvisi dall’op. 90 di F. Schubert e due notturni di Chopin. Non è un caso, dunque, che Scarlatti sia l’autore più importante della grande scuola napoletana del 1700, dunque in pieno neoclassicismo. La folgorante dialettica dei temi presente nelle sue Sonate ha precorso – più di ogni altra composizione dell’epoca – la Forma Sonata, di cui Beethoven fu il più ardito innovatore a partire dalla creazione di una comunanza strutturale ritmica tra i due temi principali, celata dietro un’opposizione di carattere emotivo degli stessi e in cui la critica più attenta ha ritrovato un chiaro riferimento alla filosofia di Parmenide di Elea e conseguentemente di Eraclito. La Sonata “ Appassionata” ne è l’esempio più fulgido. Sulla stessa linea programmatica la proposta degli improvvisi Op. 90 n. 3 e n.4 di Schubert. L’improvviso n.3, in particolare, dal punto di vista metrico fonda il tema sul dattilo, metro classico per eccellenza, ed attraverso uno sviluppo delicatissimo della melodia volge verso un’atmosfera che precorre in maniera mirabile il romanticismo, dunque il mondo della nostalgia e del mistero. I due notturni di Chopin previsti in programma altro non sono che la naturale continuazione della scrittura schubertiana, ancor più impreziosita dalla codificazione del rubato, certamente già presente in nuce in autori precedenti ma che il genio polacco ebbe la capacità di affermare come nessun altro”.
Il Teatro Municipale Giuseppe Verdi con il concerto del M° Emilio Aversano omaggia la sezione dedicata al grande atlante della sezione Musiche nella Mostra Sguardi, di Lelli e Masotti, esposta a Palazzo Fruscione e nel Foyer del Teatro Verdi, a cura di Tempi Moderni.
Per informazioni e prenotazioni
Botteghino Teatro Giuseppe Verdi Piazza Matteo Luciani – Tel.: (+39) 089 66 21 41 –
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