Vertenza Napoli Servizi, si spacca il tavolo: accordo firmato solo dai sindacati autonomi

Il verbale non è siglato da Cgil Filcams, Cisl Fisascat, Uiltucs e Ugl, che invitano a non sottoscrivere l’accordo transattivo i 314 lavoratori provenienti da Napoli Sociale

Si spacca il tavolo sulla vertenza Napoli Servizi. L’accordo non viene firmato da Cgil Filcmas, Cisl Fisascat, Uiltucs e Ugl, che invitano a non sottoscrivere l’atto transattivo i 314 lavoratori provenienti da Napoli Sociale. Il verbale è invece firmato dai sindacati autonomi: Usb, Orsa, Cobas e Uap. Una spaccatura che peserà, nelle future relazioni sindacali, perché incide sulla rinuncia a diritti acquisiti come stipendi arretrati e tfr. Sullo sfondo, da quanto si apprende, potrebbe esserci un’intesa strategica tra gli autonomi e Attilio Auricchio, capo di gabinetto del sindaco. Un replay di quanto avvenuto col passaggio di 800 dipendenti comunali dai sindacati confederali ad organizzazioni autonome. Il negoziato su Napoli Servizi stabilisce le modalità di recepimento della delibera del consiglio comunale sul trasferimento dei dipendenti. Ai lavoratori, in larga parte operatori sociali, viene riconosciuto un livello reddituale analogo al precedente con un contratto a tempo indeterminato. Sono però esclusi dagli accordi sul premio di produttività siglati lo scorso aprile. Uno dei nodi della vertenza verteva sull’armonizzazione tra l’inquadramento previsto con il contratto del commercio, vigente nel rapporto con la vecchia azienda, e quello del contratto collettivo Multiservizi. La risoluzione della problematica è demandata ad un tavolo di confronto con i sindacati da convocare entro il prossimo 30 giugno. Si vedrà con quali sigle sindacali, a questo punto. “L’amministratore unico di Napoli Servizi, Domenico Allocca – afferma Pina Castellano, Rsa della Filcams Cgil – non si attiene alla delibera. Volevamo mettere in discussione le sue proposte ma è stato irremovibile. Dalle 9 di domani saremo in presidio all’ispettorato del lavoro perché i primi 30 lavoratori firmeranno la conciliazione”. Secondo indiscrezioni, i sindacati confederali chiederanno a stretto giro un incontro a de Magistris: della vicenda si stanno interessando i vertici nazionali e regionali di Cgil, Cisl e Uil.

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