Il tecnico alla vigilia del big match: “Il portiere ha un problema al polpaccio, è un giocatore per noi importantissimo. A Higuain voglio bene, ma domani ha una maglia di un altro colore ed è un avversario”
La vigilia della partitissima è di suspense. “Reina ha un problema al polpaccio, è un giocatore per noi importantissimo. La decisione spetterà a lui se pensa sia il caso o meno di giocare”. L’annuncio di Maurizio Sarri, in conferenza stampa, dove traccia un bilancio della diaspora per le nazionali. “Hysaj aveva un problema alla caviglia ma è tornato in gruppo, così come Hamsik. E’ una situazione delicata, quando c’è la sosta nazionali, che abbiamo già pagato in passato”. La nota polemica è il viatico ad un match già colmo di tensioni. ”Negli ultimi sei anni – chiarisce il tecnico – la Juve è stata di un’altra categoria per tutte le componenti che vanno ad incidere sul monte punti di una squadra: organizzative, politiche, di rapporti. Anche se l’aspetto principale resta quello che sono i più forti dal punto di vista tecnico e tattico”. “Se si valutano singoli episodi – aggiunge – è chiaro che in una stagione in cui sei secondo o terzo puoi arrivare alla conclusione che potevi essere più vicino. Ma se fai una considerazione globale, la Juve è la più forte di tutte”. Dunque, il big match, che quest’anno vivrà con la dicotomia del ritorno della semifinale di Coppa Italia, dopo appena 72 ore. Stesso luogo, stessa ora: una partita di 180 minuti. Ma Sarri vuole la testa solo a domani sera. “I ragazzi lo sanno bene, e voglio che sentano quanto la nostra gente tiene a questa gara. Non sarà mai una sfida normale quella con la Juve e spero che la squadra sia capace di tradurre in campo i desideri del nostro pubblico”. Un pubblico che quest’anno ha una motivazione in più: la sfida nella sfida al “traditore” Higuain. ”E’ un ragazzo al quale voglio bene – spiega Sarri – ed a cui devo molto, ma domani ha una maglia di un altro colore ed è un avversario”. Non uno qualunque però.
(Foto Ssc Napoli/Fb)