Napoli, assistenza scolastica alunni disabili: è guerra tra poveri

 

L’amministrazione comunale di Palazzo San Giacomo non intende redigere la graduatoria degli operatori da avviare al lavoro

Come anticipato lo scorso 11 Settembre da “Il Desk”, la vertenza riguardante i 106 operatori socio assistenziali addetti all’assistenza degli alunni disabili rischia di finire sul tavolo della Procura della Repubblica. Il bando indetto dall’azienda partecipata, Napoli Servizi per l’affidamento in appalto del servizio  sta producendo  aspettative,  tensione, divisioni tra i lavoratori e le lavoratrici. E puntualmente compaiono i faccendieri e i traffichini che diffondono notizie false sul numero, i nominativi delle persone da avviare al lavoro.

Una guerra tra poveri per un appalto e un servizio finanziato con appena 200 mila euro, durerà solo 3 mesi e darà lavoro ad una ventina di lavoratori tramite uno straccio di contratto a tempo determinato. Nella gara e nel contratto di appalto non è stata inserita la clausola di salvaguardia sociale che vincola l’azienda vincitrice dell’appalto ad assorbire gli operatori attualmente disoccupati. La montagna ha partorito il topolino.

Intanto è in atto un braccio di ferro tra l’assessora al Welfare, Roberta Gaeta e le organizzazioni sindacali di categoria Cgil, Cisl e Uil sulla scelta delle persone. Stando ad alcune indiscrezioni trapelate dagli uffici comunali, l’assessora avrebbe chiesto alle organizzazioni sindacali di fornire un elenco di persone da avviare.

I sindacati chiedono che tutti gli adempimenti si svolgano alla luce del sole, nella massima trasparenza.

“Noi siamo disponibili a fornire all’assessora alle politiche sociali Gaeta l’elenco ufficiale di tutti i 106 operatori impegnati in passato nel servizio assistenza scolastica – sottolinea Federica Fiocca segretaria della Cgil Funzione Pubblica – Però, è  l’assessore, il Comune che dovrebbero redigere una graduatoria non il sindacato. Bisogna introdurre un sistema di regole trasparenti, stabilendo metodo e i  criteri di selezione delle persone. Non abbiamo intenzione di legittimare papocchi o atti ambigui”.

E a quanto pare l’assessora al welfare non avrebbe nessuna intenzione di assumersi la responsabilità di redigere una graduatoria ufficiale o una “lista di scorrimento degli aventi diritto”. Anche una lista di scorrimento creata dai sindacati non avrebbe alcun valore legale o giuridico.  In mancanza di trasparenza probabilmente molti lavoratori presenteranno esposti alla Procura della Repubblica.

Duro il commento di Toni Nocchetti, medico,   Presidente associazione ‘Tutti a scuola onlus’. “Emerge una risposta tardiva, insufficiente e inadeguata dell’amministrazione comunale di Palazzo San Giacomo e dell’assessora Roberta Gaeta  rispetto al fabbisogno di personale che richiede la città per un servizio sociale strategico – sottolinea Nocchetti –  Mi disgusta questo atteggiamento del governo cittadino, perché se sei attento alla giustizia sociale come spesso dichiara il sindaco, prima di ridimensionare un servizio indispensabile, ci pensi, fai scelte, organizzi. La politica di questa amministrazione è distante dai bisogni dei disabili, si erge a paladina dei diritti costituzionali a giorni alterni”

                                                                                                                                         Ciro Crescentini

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