Napoli: 2 mila in corteo per il 1 Maggio: “contro la guerra per i diritti e i bisogni primari”

Lavoratori, disoccupati e studenti in piazza nonostante la pioggia

2 mila lavoratori, studenti e disoccupati hanno sfilato in corteo a Napoli per il Primo Maggio. In corteo nonostante la pioggia.

L’iniziativa di lotta è stata promossa dall’organizzazione sindacale indipendente Si Cobas Lavoratori Autorganizzati, SGB, Sindacato Generale di Base e dal Movimento di Lotta – Disoccupati “7 Novembre”  e Cantiere 167 Scampia, comitati di lotta in difesa del reddito di cittadinanza, studenti e studentesse in lotta.

Eloquente il commento di Eduardo Sorge, portavoce del movimento dei disoccupati e sindacalista militante del SI Cobas: “Lo sponsor del concerto del primo maggio di CGIL CISL e UIL sarà Just Eat, la piattaforma famosa per le condizioni estreme di sfruttamento e la precarietà a cui costringe i suoi lavoratori – sottolinea Sorge – Tanti giovani della nostra generazione vivono condizioni di lavoro terribili e precarie, condizioni di cui questi sindacati confederali sono i responsabili. Ma noi non ci meravigliamo. Sono oltre dieci anni che lottiamo contro padroni e sindacati concertativi. Quelli che, piuttosto che organizzare scioperi generali per aumenti salariali e contro la guerra, invitano istituzioni ai loro congressi, abbracciano, stringono le mani ai Presidenti del Consiglio”.

 Significativa la nota diffusa dai promotori della manifestazione di oggi.

La crisi economica e i venti di guerra hanno portato all’aumento senza freno dell’inflazione che inasprisce il peggioramento delle condizioni di lavoro e di vita per milioni di proletari per i quali oramai è diventato difficile, quando non impossibile, far fronte anche alle spese per i beni primari – evidenzia la nota – Le condizioni di lavoro peggiorano con la complicità dei sindacati confederali- oggi il concerto del Primo Maggio a Roma era sponsorizzato da Just Eat, piattaforma famosa per le condizioni di sfruttamento e la precarietà cui costringe i suoi lavoratori- totalmente asserviti e funzionali alle logiche padronali“.

A tutto questo si aggiungono le esigenze inascoltate di una intera generazione di giovani e giovanissime visti/e solamente come futura forza lavoro rassegnata e sfruttata – continua la nota – di fronte a tutto ciò crediamo sia fondamentale rilanciare una mobilitazione complessiva a partire proprio da questa città, dalle sue contraddizioni, e dalle lotte che portano tali contraddizioni agli occhi di tutti ogni giorno. In questo quadro, la giornata di oggi è una occasione per mettere al centro, insieme all’opposizione al Governo ed alla guerra, la battaglia complessiva per i bisogni primari – Casa, Lavoro, Trasporti, Salute, Istruzione, Servizi Sociali – conclude la nota – Mobilitiamoci, organizziamoci, facciamo sentire la nostra voce: la situazione non cambierà se non ci attiviamo tutti e tutte in prima persona

CiCre

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