Koulibaly, il doppio razzismo contro neri e napoletani e lo storico stop dell’arbitro: “Coraggioso”

Il difensore del Napoli dopo la sospensione del match all’Olimpico per gli insulti dei tifosi laziali: “Ringrazio i giocatori avversari, compagni, società, i nostri tifosi ma soprattutto Irrati”

NAPOLI – Il colosso nero non si è fermato di fronte agli insulti razzisti, ma lui sì, ed è stato un gesto storico. “Ringrazio Irrati per il suo coraggio”. Su Instagram Kalidou Koulibaly ringrazia il direttore di gara di Lazio-Napoli per la decisione di fermare la gara per 4′, di fronte alla pioggia di cori anti napoletani e buu indirizzati a lui, il nero-napoletano, bersaglio di una doppia discriminazione. Uno stop che segna una svolta, o forse no. Un provvedimento che arriva dopo anni di cori razzisti, invocazioni al Vesuvio e arbitri come le scimmiette: non vedo, non sento, non parlo.  Poteva arrivare prima, le regole lo consentivano. Invece ci voleva Massimiliano Irrati di Firenze per mettere a nudo l’ipocrisia del calcio italiano. “Voglio ringraziare tutti  – scrive Koulibaly – per i messaggi di solidarietà che mi sono arrivati. Voglio ringraziare anche i giocatori della Lazio, ma soprattutto l’arbitro Irrati per il suo coraggio. Ringrazio i miei compagni di squadra, la società e i nostri tifosi che sono stati di un grande sostegno contro questi brutti cori! Andiamo avanti e forza Napoli sempre!”.  Il giudice sportivo Tosel ha chiuso per turni la Curva Nord dell’Olimpico, recidiva, e per uno i Distinti Tevere e Montemario Nord, con la sospensione condizionale. Alla Lazio anche una multa di 50 mila euro, più una sanzione di 15 mila euro per i cori contro i napoletani.

(Foto Ssc Napoli/Fb)

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